A Chivasso sono iniziati i lavori per il recupero delle storiche mura
Il sindaco Claudio Castello è veramente soddisfatto per l’avvio del cantiere
E’ partito il cantiere per il restauro delle mura storiche di Palazzo Santa Chiara. Infatti operai e mezzi della ditta torinese Fiammengo Federico sono al lavoro. L’impresa ha offerto un ribasso del 4,95 % sui prezzi ad esso soggetti nell’ambito del quadro economico che complessivamente ammontava a 230 mila euro. I fondi stanziati sono quelli del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, nell’ambito del bando “Restauri – Cantieri diffusi”, con un cofinanziamento del Comune di Chivasso.
Iniziati i lavori per il recupero delle storiche mura
La progettazione esecutiva è stata autorizzata dalla competente Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino. Il progetto è improntato a criteri strettamente conservativi, preferendo il recupero di materiali originari e il loro successivo reimpiego, lo studio materico e stratigrafico e la sostituzione di elementi in analogia, con tecniche tipiche della tradizione. Ogni intervento dovrà essere preceduto da una attenta analisi conoscitiva di malte e laterizi che potrà fornire informazioni preziose per valutare la sequenza costruttiva e costituire così un valido supporto scientifico per definire la configurazione finale.
L'intervento del sindaco
«Consapevoli dell’interesse storico e culturale delle mura storiche di Palazzo Santa Chiara – ha spiegato con soddisfazione il sindaco Claudio Castello - abbiamo ritenuto opportuno avviare uno studio per individuare gli interventi necessari per il loro consolidamento e restauro in coerenza con le caratteristiche di pregio che li contraddistinguono. Questi interventi possono costituire un volano per una riflessione sul patrimonio archeologico costituito dalle fortificazioni medievali chivassesi, ancor oggi ben identificabili». Le parti rimanenti delle antiche mura, pur essendo risalenti all'ultima fortificazione ridotta nella sua estensione rispetto a quelle dell'antico Marchesato, rappresentano un tassello concreto della Chivasso storica. Nella prima metà del ‘500 infatti, diverse scorrerie, tra i quali i Lanzichenecchi e in seguito l’occupazione dei francesi, misero a dura prova le mura stesse della città che verranno poi riviste nella loro architettura e leggermente ridimensionate rispetto al disegno originario. Nel frattempo, nel 1705, Chivasso subì un’altra aggressione delle truppe francesi, storia che si ripete circa un secolo dopo con l’occupazione Napoleonica: in questi anni si attuerà progressivamente l’abbattimento delle fortificazioni per ridisegnare la città. A seguito di tutte queste vicende vissute da Chivasso, le mura che oggi possiamo ancora apprezzare e vedere, sono la parte rimanente della grande fortificazione del passato. «Diventa quindi importante salvaguardare questo pezzo di storia cittadina – ha aggiunto il sindaco Castello - e l’occasione si è presentata grazie alla lungimiranza degli uffici comunali che nel tempo hanno elaborato un progetto valido che oggi viene realizzato».
Il tessuto murario del bastione medioevale di proprietà comunale riveste particolare importanza perché si è conservato fino ad oggi senza rilevanti manomissioni rispetto ad altri tratti cittadini. Il restauro delle mura antiche, assieme al recupero del tessuto murario esterno dell’angolo sud-est, completerà la riqualificazione del cortile interno, intitolato alle madri costituenti, iniziata nel 2017 con la realizzazione della nuova pavimentazione.