L'evento

A Francesco Cappa il Carsantin d’or per la sua arte

Durante la cerimonia è stata poi consegnata una copia della Costituzione ai neo 18enni della leva del 2007.

A  Francesco Cappa il Carsantin d’or per la sua arte
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Crescentino ha celebrato la Festa della Repubblica con un evento che ha unito due momenti speciali: la consegna del prestigioso "Carsantin d'Or" a Francesco Cappa e la cerimonia di consegna degli attestati e delle copie della Costituzione ai neo diciottenni.

A Francesco Cappa il Carsantin d’or per la sua arte

Dopo l'esecuzione dell'Inno d'Italia, il sindaco Ferrero ha preso la parola, sottolineando l'importanza della Repubblica e il lungo e faticoso percorso che gli italiani hanno affrontato per conquistare la libertà. Tra coloro che hanno vissuto e lottato per un'Italia libera, ha evidenziato la figura di Francesco Cappa: «Siamo orgogliosi di conferire il Carsantin d'Or a Cappa, testimone anche dell'eccidio dei 9 Martiri. Lui, recentemente, è stato nelle scuole a raccontare questi momenti. Per tutta una vita ha narrato e ha dato colore alla nostra città, quindi dalla sua esperienza come fumettista, come disegnatore, come narratore di storie, anche che hanno preso spunto da fatti reali, ha cercato di dare un sorriso alle persone. È anche un valente poeta».
La cerimonia è proseguita con la lettura di due poesie di Cappa a cura di Milena Ortello, prima che fosse lo stesso Cappa a raccontarsi al pubblico. Con una grande lucidità e un pizzico di umorismo, ha ripercorso la sua prolifica carriera: «Credo nella mia vita di aver fatto abbastanza, ho scritto molto. Io ho iniziato a 25 anni a scrivere, per il semplice motivo che non avevo abbastanza cultura per intraprendere, non una carriera letteraria, ma per mettermi a scrivere qualcosa che fosse almeno decente prima di quel tempo».

Ha poi spiegato come la sua passione per la lettura, coltivata anche grazie al suo lavoro di tipografico e rilegatore.

Con autoironia, ha scherzato sulla quantità delle sue opere: «Qualcuno, dieci anni fa, durante una mostra di libretti umoristici, mi chiese quanti anni avevo, allora ne avevo dieci anni in meno, ne avevo solamente 76, e mi chiese quanti libri avessi scritto, allora non erano 220 come oggi, comunque facendo i dovuti calcoli, avrei già dovuto scrivere due libri prima di compiere un anno».
Cappa ha poi fatto un paragone divertente con i grandi poemi epici indiani, il Ramayana e il Mahabharata, per sottolineare la sua vasta produzione. Nel suo lungo percorso creativo, ha spaziato in diverse discipline: «Nella mia lunga attività ho messo i piedi in molte materie, ho iniziato a 25 anni con la poesia, poi tre anni dopo, nel '68, ho iniziato a scrivere racconti di fantascienza, poi ho iniziato con le vignette umoristiche. Praticamente nelle vignette umoristiche ci sono una ventina di personaggi che riguardano sempre il sottoscritto».

Ha raccontato come l'umorismo e la lettura lo abbiano aiutato a superare le difficoltà di una vita travagliata: «L'umorismo e la lettura, specialmente negli ultimi tempi mi ha aiutato molto a sopportare molte traversie, perché ho avuto una vita abbastanza travagliata e posso anche dire, senza avere dei record mondiali, per nove volte ho rischiato di morire, comprese due volte per mano dei nazisti durante il presidio».

Infine, ha parlato della sua grande passione per l'astronomia, il suo "primo amore" dopo la poesia, e delle mostre che ha allestito per divulgare la conoscenza scientifica, in particolare tra i giovani.
Ma Cappa ha raccontato anche un episodio divertente della sua vita quando, mentre aspettava che il treno partisse e poi per tutto il viaggio da Chivasso a Torino Porta Susa, una donna lo avesse preso per un prete e si confesso con lui.

La Costituzione ai neo 18enni

Dopo questo splendido momento dedicato a Cappa, la cerimonia ha avuto quali protagonisti i neo 18enni ai quali la professoressa Paola Bosso ha voluto sottolineare l’importanza della Libertà e della Costituzione Italiana voluta da persone che avevano conosciuto la dittatura e, che anche con idee diverse, volevano una Repubblica Libera e che hanno lottato per il diritto di voto universale. Così poi l’assessore Antonella Dassano ha chiamato uno a uno i ragazzi nati 2007 sul palco del teatro Angelini dove il sindaco Vittorio Ferrero, l’assessore Angela Rossi e il Presidente del Consiglio Pino Pezza hanno consegnato la Costituzione e l’attestato.

 

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