CIGLIANO

Abbattimento Ortensia Marengo, Testore: «La cura Marchetti è peggio della malattia»

Genitori, cittadini e minoranze si schierano contro l’ennesimo manifesto del primo cittadino: «Ascolti e collabori»

Abbattimento Ortensia Marengo, Testore: «La cura Marchetti è peggio della malattia»
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Abbattimento Ortensia Marengo, Testore: «La cura Marchetti è peggio della malattia». Ma tanti sono coloro che si schierano contro il sindaco.

Abbattimento Ortensia Marengo

«E' ora di dire basta alle prese in giro, chiediamo rispetto per i ciglianesi. Gli ex amministratori hanno nuovamente preso in giro i cittadini, facendo credere di firmare una petizione popolare, senza però rispettare il regolamento comunale, che prevede regole ben precise, scritto oltretutto da loro stessi, rendendo quindi questa raccolta firme una vera e propria farsa». Con queste parole il sindaco Diego Marchetti e la sua maggioranza replicano alla raccolta firme promossa dal Comitato Salviamo l’Ortensia Marengo, tra i cui membri ci sono gli ex sindaco Giovanni Corgnati e Anna Rigazio.
Le reazioni non si sono fatte attende.

Le minoranze

Subito intervenuti i due capigruppo d’opposizione Flavio Ranalli e Bruna Filippi: «Ci chiediamo che fine abbiano fatto i buoni propositi del sindaco quando all’inizio del mandato prometteva ascolto e collaborazione. Le singole persone che hanno firmato la petizione hanno messo il proprio nome, cognome, residenza e numero di telefono. Tutte rintracciabili. E tra questi 1043 cittadini, ce ne sono molti che hanno votato per lui (per loro stessa affermazione). Se lui è così convinto di quello che sta facendo, perché non convoca un incontro pubblico nel quale presenta lo studio Masera. I cittadini hanno il diritto di vedere questa relazione perché è una cosa che interessa tutti. La richiesta che viene fatta con questa petizione è solo quella di sospendere l’iter dell’abbattimento e di procedere con un collaudo. Ma visto la sua reazione, abbiamo chiesto un Consiglio comunale affinché tutti i consiglieri si facciano carico della decisione di abbattere la scuola, non può esser la sola Giunta a decidere. Soprattutto perchè, come il sindaco sottolinea, è una scelta politica e non tecnica. Ogni consigliere si deve esprimere e farsi carico visto che ci sarà poi un’indagine della Corte dei Conti perché noi faremo la segnalazione. I cittadini non credono nemmeno più nelle sue scelte politiche perché sono state tutte un fallimento».
Poi Filippi lo invita a sedersi sulla panchina lilla: «Si potrebbe veramente sedere, magari diventerebbe un po’ più gentile nei confronti dei suoi concittadini».

I genitori

Alcuni genitori e cittadini, che hanno aderito alla raccolta firme, rispondono al sindaco: «Premesso che uno dei punti di forza della campagna elettorale dell'oggi sindaco Marchetti fu la promessa dell'ascolto, della comunicazione trasparente e della condivisione con i suoi concittadini rispondiamo alla sua frase “è solo carta straccia” dicendo che forse non ha compreso fino in fondo l'utilità di questa raccolta firme. Sappiamo benissimo che se avessimo dovuto fornire le firme per un referendum sarebbero dovute essere tutte autenticate pena l'annullamento delle stesse ma qui si sta trattando un'altra situazione, una situazione che vede la gente di Cigliano e non (ci sono anche persone non residenti a Cigliano che portano i propri figli a scuola qui da noi e che hanno il diritto di dire la loro) che mette la faccia nel chiedere al primo cittadino, il sindaco di tutti così come si definisce lui stesso, di ascoltare anche il volere popolare perché in fin dei conti i soldi che lui, per una sua scelta politica, ha deciso di spendere sono i soldi di tutti. Noi in questa situazione non facciamo i politici perché non è affar nostro ma chiediamo a gran voce che venga ponderata la decisione sulla sorte dell'Ortensia Marengo tenendo conto anche del volere popolare. Aggiungiamo anche che se il sindaco volesse procedere con un referendum a riguardo allora si che ci attrezzeremmo per fornire firme autenticate e a quel punto potremmo anche votare in maniera democratica e giuridicamente corretta. Sindaco Marchetti lei ricorderà bene le promesse fatte il campagna elettorale e allora le chiediamo di iniziare a mantenerle e di smetterla di considerare la voce dei suoi concittadini “carta straccia”».

Cigliano Futura

«Come Cigliano Futura ricordiamo che sin dal luglio scorso abbiamo espresso chiaramente la nostra posizione, cioè un consiglio aperto a tutti i cittadini affinché venisse presentata la relazione dello studio Masera e che fosse nominato un ente terzo formato da tecnici super partes che redigesse una relazione tecnica completa e che, successivamente, le conclusioni finali fossero accettate da tutti. Naturalmente l’Amministrazione Marchetti non ha accolto nessuna delle nostre richieste fatte a nome di tantissimi ciglianesi. Detto questo, abbiamo apprezzato la raccolta firme proposte dal Comitato spontaneo anche perché sostanzialmente ha portato avanti quanto da noi sostenuto. Anche se avevamo sottolineato che andava fatta in maniera diversa, cioè rispettando le regole previste».
Il gruppo prosegue: «Che la situazione della Marengo sia stata sottovalutata è cosa innegabile. Ma la cura Marchetti è peggio della malattia». Testore sottolinea come questa situazione abbia danneggiato i bambini e le loro famiglie, come la ricostruzione graverebbe sui bilanci comunali dei prossimi 10 anni ma anche come l’Amministrazione Marchetti abbia dimostrato scarsa capacità di programmazione e di visione complessiva. E poi si domanda: «Perché ricostruirla lì e non destinare altri immobili comunali a questo uso?».

La lettera dei cittadini

Una lettera arriva da 12 cittadini, più precisamente Sara Gennaro, Giovanni Perrone, Giorgia Faghino, Fabio Mangolini, Simona Mancin, Paola Rossi, Mariagrazia Rigazio, Raffaela Barone, Elisa De Ros, Chiara Barberis, Stefania Giolito e Ivana Massocca: «Gentile sindaco, siamo un gruppo di ciglianesi che ha promosso e firmato la raccolta firme per fermare l’abbattimento della Marengo. L’iniziativa è nata dall’esigenza di comunicarle la preoccupazione riguardo l’utilizzo di buona parte dei soldi pubblici per un progetto che potrebbe non essere necessario. Ciò che i suoi cittadini le hanno chiesto è fermare l’abbattimento ed effettuare un collaudo che dimostri le effettive criticità. Le abbiamo sentito ripetere la frase “noi vogliamo la sicurezza dei bambini” centinaia di volte. Ebbene, tutti noi ciglianesi vogliamo la sicurezza dei bimbi. Allo stesso tempo, vogliamo essere certi che venga fatta la scelta giusta, perché spendere oltre 3.400.000 euro per un paese come Cigliano significa dover rinunciare a servizi, iniziative, eventi, beni essenziali e progetti futuri. Tutte rinunce che saremo pronti a fare se il collaudo dovesse confermare che l’abbattimento è inevitabile. Se è così convinto della sua ragione, perchè non accetta la nostra proposta e fa tacerele polemiche? Perché definisce "cartastraccia" una richiesta più che legittima dei cittadini? Perché attacca minoranze ed ex sindaci, facendone una questione di bandiera politica e non riconosce quelle firme per quello che sono, ovvero una richiesta di dialogo da parte delle persone che lei rappresenta? Siamo più di mille persone, suoi concittadini, e le chiediamo di essere ascoltati».

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