Adesivi diffamatori, "Denunciato il responsabile"
L'ex primo cittadino racconta il male che fecero, anche alla sua famiglia

Quando una volta l’ex sindaco Giovanni Ponchia aveva proposto il bacino, la reazione fu aspra sia da parte della minoranza che dalle associazioni ambientaliste locali. Il progetto, secondo i detrattori, avrebbe comportato «discariche o cave», mentre, oggi, l’opinione è cambiata. Ma, il tempo, si sa, cambia prospettive.
Adesivi diffamatori, "Denunciato il responsabile"
«E’ ancora vivo il ricordo - riferisce Ponchia - di quando nel 2019 il paese veniva tappezzato di adesivi con la scritta “NO CAVA Ponchia-Giù le mani da Montanaro” con l’immagine di un escavatore. Gli adesivi erano stati attaccati ovunque. Persino, dentro la chiesa. Questo fatto ha leso la mia immagine, anche professionalmente, e ha fatto del male alla mia famiglia. Pure, mia moglie trovò un adesivo sulla sua auto. Insieme ai miei figli e a quelli del vicesindaco Paolo Minetti abbiamo staccato decine di adesivi. Questa brutta storia è andata avanti fino a quando abbiamo individuato il responsabile che faceva parte dei gruppi di minoranza attraverso le telecamere di videosorveglianza. Lo abbiamo visto in volto. Attaccava un adesivo davanti la CRT. L’ho denunciato per diffamazione».
Il caso
Anni di vessazioni che hanno lasciato un segno. Ma, l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio del «suo» bacino segna una svolta sia per il paese che per lui, una rivendicazione di quello che ha dovuto subire l’ingegnere e attuale consigliere di minoranza Giovanni Ponchia. «Non è tutto - prosegue Ponchia - Gli ambientalisti facevano raccolte firme in piazza al sabato del mercato. In queste petizioni dicevano di volere trovare “soluzioni alternative alla cava-bacino di laminazione”. Dicevano che il mio bacino poteva rischiare di diventare una “discarica abusiva”. Era stata completamente distorta la realtà. La nostra visione era invece veritiera e lungimirante, e i risultati attuali ne danno piena conferma. Ho dovuto lottare contro i detrattori di un progetto che ho sempre fortemente voluto per “salvare il nostro paese” non per distruggerlo. La nostra lista per questo motivo si è sempre chiamata Salviamo Montanaro!».