VEROLENGO

Agrivoltaico, un altro impianto

Questa volta in strada del Piccono

Agrivoltaico, un altro impianto
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Impianto solare fotovoltaico «Verolengo Solar 1» in località Strada del Piccono nel Comune di Verolengo e relative opere di connessione che interessano il Comune di Torrazza Piemonte.

Agrivoltaico, un altro impianto

E’ questo il titolo del progetto presentato lo scorso ottobre alla Città Metropolitana di Torino che la società intende realizzare in frazione Arborea, a pochi chilometri dal progetto che un’altra azienda intende realizzare nella cava di Borgo Revel. Progetto quest’ultimo già presentato dal sindaco Luigi Borasio. L’impianto agrivoltaico sorgerà su una superficie di circa 17,2 ettari nelle campagne verolenghesi ad est del capoluogo, sulla riva sinistra del Canale Cavour.
Come si legge nella documentazione depositata si tratta di un «impianto Agrivoltaico che avrà una potenza nominale complessiva di 9’984,48 kWp mentre la massima potenza ammessa in immissione per l’impianto Agrivoltaico è pari a 10.900 kW secondo quanto riportato nel preventivo di connessione trasmesso dal gestore della linea elettrica. L’impianto sarà realizzato su terreno e sarà sostanzialmente costituito da moduli fotovoltaici fissati su apposite strutture infisse nel terreno con inseguitore monoassiale autoalimentato, otto power station di trasformazione e conversione dell’energia, collocate all’interno dell’area dell’impianto e due cabine di smistamento; una cabina di ricezione e di consegna per la connessione alle rete; dalla recinzione perimetrale; dall’impianto di illuminazione e videosorveglianza; viabilità di servizio.

Le parole del sindaco

«Si tratta di un progetto che era stato presentato una decina di anni fa e che poi, per motivi del proponente, non era andato in porto - spiega il sindaco Luigi Borasio - Ora, la proprietà con un’altra società ha ripreso in mano la questione. Dal punto di vista della richiesta era tutto giusto, dunque si farà.
Secondo il mio punto di vista oggi ci troviamo in una situazione dove c’è necessità di trovare una fonte d’energia e dall’altra abbiamo un Governo che non incentiva le colture locali ma preferisce l’importazione. Dunque mi piacerebbe che i terreni restassero agricoli ma dobbiamo far fronte alla necessità di energia ed occorre ammettere che i soli tetti non bastano più».

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