Dopo il responso favorevole dello scorso venerdì dell’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali), anche l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha approvato l’uso del vaccino Moderna per la fascia d’età compresa tra i 12 e i 17 anni. Come riporta PrimaTorino.it.
Anche Moderna approvato per le vaccinazioni agli adolescenti
Da questo momento, accanto al siero di Pfizer, anche il vaccino Moderna potrà essere somministrato agli adolescenti e gli esperti confermano: “I dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età”.
“La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di Aifa ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Spikevax (Moderna) per la fascia tra i 12 e i 17 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)”.
Queste le parole espresse in una nota ufficiale attraverso la quale l’Aifa ha approvato l’uso del vaccino anti-Covid Moderna per le somministrazioni ai giovanissimi. La comunicazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco permette di dare un ulteriore sprint alla campagna vaccinale in quanto, a fianco del siero di Pfizer, ora per la fascia d’età 12-17 anni sarà possibile inoculare anche il vaccino Moderna.
Vaccino Moderna agli adolescenti, lo studio di Ema
Prima di estendere l’uso del vaccino Moderna anche alla fascia d’età 12-17 anni, l’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali) aveva condotto uno studio su 3.732 adolescenti per testare gli effetti collaterali legati al vaccino Spikevax.
Il comunicato ufficiale nel quale erano stati rilasciati i risultati della sperimentazione aveva confermato:
“La risposta anticorpale sulla fascia d’età 12-17 è comparabile a quella osservata nei giovani adulti di età compresa tra 18 e 25 anni”.
Nessuno dei 2.163 giovani pazienti che hanno ricevuto il vaccino ha sviluppato il Covid-19, rispetto invece a 4 dei 1.073 ragazzi a cui è stata somministrato un placebo. Tra gli effetti indesiderati più comuni post somministrazione del siero di Moderna sono stati rilevati dolore e gonfiore nell’area dell’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, linfonodi ingrossati, brividi, nausea, vomito e febbre. Questi sintomi, riscontrati anche nelle persone di età pari o superiore a 18 anni, sono stati definiti “generalmente lievi o moderati” e tendono a passare entro pochi giorni dalla data della vaccinazione, gestita con due iniezioni, a distanza di quattro settimane.
Pfizer e Moderna a bambini dai 6 mesi ai 12 anni
Dopo l’estensione di Pfizer e Moderna per gli adolescenti dai 12 ai 17 anni, le due case farmaceutiche sono al lavoro per studiare l’utilizzo dei due vaccini sui bambini dai 6 mesi ai 12 anni. I risultati dei test dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno, anche se è possibile uno slittamento di quest’ultima scadenza.
Il motivo riguarderebbe il fatto che i vaccini a Rna (Pfizer e Moderna) hanno mostrato nei giovani adulti, soprattutto maschi, un raro effetto collaterale: la miocardite. Si tratta di un’infiammazione del muscolo cardiaco non grave, risolvibile in pochi giorni. Negli Stati Uniti, tuttavia, la Food and Drug Administration, chiamata ad approvare nuovi farmaci e vaccini, ha chiesto alle aziende un supplemento di indagine per capire se e quanto il problema riguardi anche i bambini.