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Al ponte di Sant’Anna ora ci pensa anche il premier Meloni

Tra le opere finanziate, c’è anche questa importante modifica alla viabilità che unirà due Province

Al ponte di Sant’Anna ora ci pensa anche il premier Meloni
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Passano dal Teatro Alfieri di Asti i fondi per la realizzazione del Ponte di Sant’Anna che unisce Crescentino con Verolengo, il territorio della Provincia di Vercelli con quello della Città Metropolitana torinese.

Al ponte di Sant’Anna ora ci pensa anche il premier Meloni

E’ giovedì pomeriggio, quando Asti ha aperto le porte del suo teatro al Premier Giorgia Meloni che ha raggiunto il Piemonte per siglare un accordo dal valore di oltre 1 miliardo e 265 milioni di euro con il Presidente della Regione Alberto Cirio, di fronte ad oltre 400 sindaci provenienti da tutto il territorio. E fra i progetti c’era anche quest’opera. Tutte le province del Piemonte otterranno cospicui vantaggi dall’Accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Gli interventi più rilevanti diffusi sul Piemonte interessano le aree sanità, sviluppo locale, montagne e sport, educazione, formazione, ricerca, digitalizzazione e finanziamento alle imprese.

Tra le opere che verranno finanziate attraverso questi fondi, ce ne sono moltissime in tutto il territorio, anche in ambito sanitario. Ma quello più importante per la nostra zona è certamente il Ponte di Sant’Anna. Nel documento, infatti, sono stati previsti i fondi per la costruzione di due nuovi ponti, tra cui quello sul fiume Dora Baltea tra Borgo Revel di Verolengo e Crescentino dove è prevista anche l’adeguamento della strada. Un progetto da quasi 14 milioni di euro che il territorio aspetta ormai da oltre trent’anni, che ha visto tutte le Amministrazioni, da quelle Comunali passando per quelle provinciali e poi quelle regionali, sia di centro destra che di centro sinistra operare per la sua realizzazione. Non ultima quella del presidente Cirio che proprio la scorsa estate ha effettuato un sopralluogo con i sindaci Luigi Borasio (Verolengo) e Vittorio Ferrero (Crescentino) oltre ai rappresentanti di Regione e Province.

Il progetto prevede il raddoppio del ponte, un’opera veramente molto complessa ma che metterà, quando verrà realizzata, in sicurezza la viabilità. Perchè in quel tratto, come è noto a tutti, sono troppe le vite che si sono spezzate. Troppi gli incidente e le pagine di cronache che hanno avuto come sfondo quel maledetto ponte percorso da migliaia di macchina ogni giorno.

Ora, di fronte a questo nuovo annuncia, il territorio vedrà l’apertura del cantiere nel 2024?

Commenti
Fabrizio Laio

Speriamo è il progetto che ho portato avanti da da marzo 2020, tanto i meriti se li prendono i politici,....

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