«Alberi abbattuti per motivi di sicurezza»
Ma il Comune ne ha già piantumati 71
L’assessore Fabrizio Debernardi, finito nel mirino di Legambiente per gli alberi tagliati nel parco del Po, replica facendo un’attenta e puntuale disamina.
«Alberi abbattuti per motivi di sicurezza»
Parte con l’esprimere una totale condivisione dei principi per i quali Legambiente si batte: «Principi dei quali tutti i cittadini - spiega - dovrebbero far propri in un contesto storico e climatico che non ci permette di tergiversare ulteriormente sulla tutela dell’ambiente, a partire dal nostro piccolo microcosmo chivassese, e di questo ne sono convinto da sempre».
Prosegue: «Detto questo, ognuno per il proprio ruolo deve operare al meglio per ottenere un risultato quanto più possibile positivo in termini ambientali. Nel mio caso, come assessore all’ambiente ho il dovere di tutelare il patrimonio verde della città in relazione alla sua fruibilità attraverso i parchi cittadini, i viali, le aree boschive. A questo aggiungo la volontà politica di incrementare quanto più possibile il verde cittadino per le finalità sopra descritte, mettendolo anche in relazione con la sicurezza dei cittadini».
Entra nel merito della critica sollevata da Legambiente sul taglio di quattro alberi e potatura correttiva di altri due grandi alberi. Voglio sottolineare che non è stata una operazione avventata o scriteriata, gli alberi oggetto dell’intervento sono stati sottoposti ad analisi agronomica sulla loro salute e stabilità, quattro di questi esemplari sono risultati pericolosi in base ai criteri di sicurezza adottati, su altri due, i tecnici hanno ritenuto sufficiente effettuare una potatura di messa in sicurezza.
I criteri che sono analizzati per definire la salute e/o il livello di rischio e di pericolosità di ogni albero, comprendono le sue dimensioni, lo stato di salute vegetativa, la sua stabilità fisica, la situazione urbana nel quale insiste; viale, parco urbano, area boschiva o pertinenziale.
La decisione è stata preventivamente condivisa anche con l’ente Parco del Po e successivamente si è ottemperato con una “Ordinanza sindacale contingibile e urgente” inviata al Prefetto».
Ma il Comune ne ha già piantumati 71
Aggiunge: «Come assessorato mi sono dato la regola, che a fronte di un abbattimento o schianto di un albero di proprietà comunale, ci sia una compensazione con nuove piantumazioni di almeno altri cinque alberi. Ad oggi, dopo poco più di un anno nel quale sto operando, i numeri sono questi: a fronte di 20 abbattimenti per malattia, morte, o per schianto sono stati piantumati 71 alberi. Ne mancano 29 al raggiungimento della quota voluta, per il semplice fatto che le piantumazioni devono rispettare la stagionalità delle specie. La quota dei cinque alberi verrà quindi raggiunta nella fase autunnale, momento nel quale sarà di nuovo possibile piantumare. A Chivasso tuttora abbiamo un patrimonio di 5.300 alberi e circa 650.000 metri quadrati di verde».
«Ora vorrei rispondere ai quesiti che mi pone Legambiente; di cui sul primo esprimerei le mie perplessità, in quanto mi viene chiesto un censimento degli alberi. Il Comune di Chivasso ha appena aderito al progetto Europeo Life Terra, proposto proprio da Legambiente alcuni mesi fa, progetto nel quale il comune ha aderito e si è impegnato a fare un censimento degli alberi, ad impegnarsi per la sua tutela ed incremento per rendere poi il dato a Legambiente stessa e così è stato fatto. Mi sembra curioso che gli esponenti di Legambiente chiedano dati dei quali sono i primi ad esserne in possesso.
Così come è ovvio che sia presente un regolamento del verde, aggiungo pure che con il nuovo appalto per la manutenzione del verde pubblico, scritto ad arte e con un computo metrico molto dettagliato dagli uffici comunali, si preveda una puntuale programmazione e una pianificazione degli interventi.
Sul capitolo rinaturazione non ho molto da aggiungere, stiamo restituendo alla città ettari su ettari di aree parco e soprattutto nuove aree boschive in aree che prima gridavano vendetta per il loro degrado, basti pensare all’area di estensione del Sabbiunè e sentire i commenti dei chivassesi».
Conclude: «Infine la richiesta di collaborazione con le associazioni, mi sembra che da parte dell’amministrazione sia all’ordine del giorno, in particolare proprio con Legambiente, con la quale stiamo ad esempio organizzando l’edizione 2023 di Puliamo il Mondo programmata per il 30 settembre prossimo, data nella quale invitiamo tutti i cittadini a partecipare».