CRESCENTINO

Alloggi Atc tra gelo, muffa e crepe pericolose

La situazione delle famiglie di via Chiò è drammatica: «Stufette e piumoni non bastano»

Alloggi Atc tra gelo, muffa e crepe pericolose
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Dopo il distacco del cornicione dalla palazzina Atc di via Chiò di Crescentino, la preoccupazione da parte dei residenti e delle loro famiglie sulla loro incolumità è alle stelle. Quello che è accaduto nel giorno dell’Epifania, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e i cittadini ora chiedono interventi seri da parte di Atc, chiedono che l’Ente si prenda a cuore la situazione ed intervenga al più presto. Certo, dopo l’incidente di inizio anno, Atc è intervenuta per interdire l’accesso ai balconi delle 12 famiglie «situazione che però andrebbe risolta nel breve perché siamo prigionieri in casa nostra» commentano alcuni residenti.

Alloggi Atc tra gelo, muffa e crepe pericolose

«Ormai risale al luglio 2023 la segnalazione fatta prima al sindaco Vittorio Ferrero e poi all’Atc della situazione in cui versano le cantine – spiega Sonia, che da tempo vive in un alloggio di quella palazzina per accudire il papà anziano e disabile – Ci sono delle crepe che si vedevano ad occhio nudo, eravamo preoccupati. Così abbiamo contattato chi di dovere e nell’estate del 2024 ci è stato chiesto di sgombrarle per avviare gli interventi di messa in sicurezza, per evitare crolli. Togliendo tutto da questi locali, abbiamo visto che la situazione era ben peggiore di quello che immaginavamo. E, ad oggi, le cantine non sono accessibili perché devono realizzare dei pilastri portanti».

Ma non è tutto: «Un altro grave problema riguarda l’impianto di riscaldamento – prosegue Sonia – Gli infissi sono sottile, quel minimo di coibentazione è stata tolta qualche mese fa e così siamo costretti a vivere al freddo. Io sono costretta a dormire con due piumini ma quando mi alzo fa molto freddo. Mio papà, nonostante la stufetta accesa tutta la notte e le coperte, dorme al freddo. Siamo costretti a stare in casa con la giacca. È veramente una situazione intollerabile tanto più che ogni mese paghiamo 422 euro di affitto oltre al riscaldamento. L’ultima bolletta dell’energia elettrica, proprio perché abbiamo tenuto accesa la stufetta, era di oltre 200 euro e meno male che ci viene riconosciuto il bonus sociale. Atc deve rendersi conto che qui vivono persone anziane come mio papà: ha 79 anni e problemi di salute serie. Oggi è in ospedale perché ha la polmonite, è grave ed è la conseguenza di questa situazione. Viene voglia di non pagare più gli affitti».

"Abbiamo paura"

Anche Angela, figlia di un altro residente di questi alloggi denuncia le criticità: «Mio papà vive qui dal 1977 e ha sempre pagato puntualmente l’affitto. Credo che sarebbe corretto che Atc esegua la manutenzione degli stabili anche per correttezza di chi ogni mese versa la somma richiesta, nel suo caso 290 euro. Quello che più temo è il crollo della struttura per via di quelle crepe spaventose.
Per quanto riguarda il freddo, confermo. In casa è costretto ad accendere le stufette, ad indossare la camicia, il maglione e la felpa di pile. E la sera, va anche a letto presto perché ha freddo e con coperte e piumone sta un po’ meglio. Io mi chiedo: ma cosa devono ancora sopportare?».

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