AMBIENTE

Alluvione, il Comune al lavoro per ottenere gli argini

Intanto il sindaco Vittorio Ferrero, a seguito dell’evento calamitoso dello scorso aprile, ha già fatto una richiesta di fondi per coprire gli interventi di somma urgenza e ha comunicato la necessità di adeguare le stazioni di pompaggio, un’opera dal valore di 150mila euro

Alluvione, il Comune al lavoro per ottenere gli argini
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Sono trascorsi quasi due mesi dall'alluvione dello scorso aprile e le Amministrazioni coinvolte dall'evento straordinario sono al lavoro per mettere in sicurezza il proprio territorio.

Alluvione, gli interventi

Tra queste anche Crescentino, come spiega il sindaco Vittorio Ferrero: «Abbiamo inviato due segnalazioni distinte ad Aipo. La prima è relativa all'alluvione di aprile scorso per la sistemazione delle paratie da Mezzi, frazione di Verrua Savoia, sino a frazione Santa Maria. La seconda riguarda invece il rimborso delle somme degli interventi effettuati che dovranno giungere una volta che sarà attivato lo stato di emergenza; si tratta dei lavori di somma urgenza. Più nello specifico si tratta dei 17 mila euro spesi per l’attivazione dei quattro punti delle pompe idrovore. Inoltre è stata fatta una prima richiesta alla Regione Piemonte inerente al piano di riparto, sempre con i fondi che saranno stanziati per lo stato di emergenza. Vale a dire il piano di ricostruzione, come si dice in gergo tecnico, dal valore di 150 mila euro per l'adeguamento urgente delle cinque stazioni di pompaggio, oltre a un intervento di pulizia della Roggia Doretta Morta».

Il Comune al lavoro per ottenere gli argini

Il sindaco Ferrero è consapevole anche delle altre necessità: «Permangono le attività di medio e lungo periodo, vale a dire la necessità dell'innalzamento dell'argine da Cavezzino a Galli, un tratto di 4,5 chilometri che va dall'intersezione della strada statale 31 bis sino al ponte davanti a Mezzi. So che in questo periodo il progetto è in fase di caricamento sulla piattaforma ReNDiS e confidiamo che avvenga tutto correttamente. Una volta che sarà su questa piattaforma, faremo pressioni affinché questo intervento dal valore di circa 6 milioni di euro venga finanziato».

«Intanto, come Comune, ci siamo fatti carico di redigere un progetto di fattibilità, anche questo poi per essere caricato sulla piattaforma ReNDiS e ottenere il finanziamento, per l'innalzamento dell'argine Est, cioè quello che interessa le frazioni Sasso, Porzioni e Santa Maria. Confido che una volta caricati i progetti per la difesa del territorio, attraverso il Ministero e la Regione possiamo ottenere i fondi. Sarà poi AIPO a dover realizzare gli interventi».

Insomma, il Comune sta lavorando affinché il territorio possa godere della tranquillità che merita anche quando le piogge, come lo scorso aprile, fanno paura.

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