VEROLENGO

Alluvione, il sindaco chiede la sistemazione dell'argine

Il primo cittadino replica alla residente del Colombaro Valle, spiegandole che non è lui che ha girato le spalle ai cittadini.

Alluvione, il sindaco chiede la sistemazione dell'argine
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Argine, un’opera che si attendeva da decenni e che, ora che sta diventato realtà, vede qualcuno opporsi. E tra queste persone c’è Mariuccia Valle, residente al Colombaro che teme per lei e la sua proprietà.

Alluvione, il caso Colombaro

«Ci sono diversi aspetti da precisare rispetto a quanto ha dichiarato Valle la scorsa settimana - spiega il primo cittadino Luigi Borasio - Dice di aver chiesto appuntamento con il sindaco ma non c’è nessuna richiesta ufficiale in Comune. In ambulatorio, quando lei si è recata per un’altra persona, mi ha chiesto come fare e le avevo spiegato di chiamare un determinato ufficio e farne richiesta. Cosa che però non risulta.
Di ufficiale c’è solo una sua lettera, nella quale chiede chiarimenti, di maggio. Ma a quella lettera non devo certamente rispondere io, ma il tecnico che in quel periodo si era appena insediato. Dunque, se vuole un incontro con me, faccia richiesta formale».

Il sindaco chiede la sistemazione dell'argine

«Secondo aspetto, invece, riguarda l’evoluzione della costruzione dell’argine o meglio come si è arrivati a questo punto - prosegue il sindaco - Quando ci si è accorti che una parte di Verolengo veniva esclusa, l’allora sindaco (non ero io) al posto di ascoltare i cittadini ha pensato bene di andare contro di loro e fargli causa. Questi cittadini si sono ritrovati e hanno proposto un’azione legale alla quale Valle mi risulta non aver partecipato. Così, chi ha portato avanti la faccenda, l’ha fatto tutelando coloro che partecipavano alla causa. Valle se è voluta rimanere fuori, lo avrà fatto perché era a posto. Non può certamente arrivare ora a dire la sua, avrebbe dovuto farlo all’epoca quando i cittadini del Colombaro e anch’io, anche se non ero sindaco, hanno provato a cambiare le cose.
Nelle sue parole leggo poi che un Giudice avrebbe detto che non c’è più nulla da fare, dunque io sindaco, non essendo la Madonna, cosa potrei fare? E’ un progetto di enti superiori al quale mi sono opposto ma sul quale non ho poteri visto che l’allora amministrazione aveva dato il suo benestare all’intervento. Dunque, la signora Valle cosa vuole? Se l’intento era mettermi in difficoltà non ci è riuscita perché io so di aver fatto tutto quanto fosse in mio potere. Quello che non si vede, ma che è stato fatto e sul quale proseguiremo, è chiedere la ricostruzione e l’innalzamento dell’argine ottocentesco che è stato tagliato, non so per quali motivi. Si tratta di un progetto non a livello comunale, dunque con tempi certamente lunghi, li definirei biblici. Ma noi alla Regione abbiamo fatto questa richiesta».

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