CIGLIANO

Amianto, Ranalli chiede i dati della Sila

Il capogruppo di minoranza torna anche sulla presenza di questo materiale su Palazzo Carpeneto

Amianto, Ranalli chiede i dati della Sila
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Le opere pubbliche ciglianesi sono sempre al centro della discussione. E soprattutto la presenza di sostanze pericolose per la popolazione.
Torna sul tema il capogruppo di opposizione Flavio Ranalli che incalza il vicesindaco Giuseppe Iaccheo.

Amianto, Ranalli risponde a Iaccheo

«E’ incredibile come il vicesindaco ci tenga a rimarcare che la responsabilità del ritardo nella messa in sicurezza di Palazzo Carpeneto è tutto di questa Giunta. La scorsa settimana mi ha accusato di non essere intervenuto nella bonifica dell’amianto solo perché ho fatto notare che la presenza di questo elemento dannoso era già stata evidenziata dal professionista che aveva redatto il progetto per il recupero del palazzo. Evidentemente Iaccheo non ha letto le relazioni perché allora dovrebbe sapere che il compito di quantificare la presenza di amianto e predisporne la rimozione spettava chi si sarebbe occupato della fase esecutiva. Quindi avrebbe dovuto inserirla nella sua prima proposta di realizzazione di “tetto fittizio” già quattro anni fa ma lui e la Giunta Marchetti hanno preferito perdere tempo e spendere denaro pubblico con svariati incarichi di verifiche e nuovi progetti esecutivi per poi tornare dalla professionista che aveva collaborato con Minella alla stesura del primo progetto di messa in sicurezza, che era già stato avviato prima dell’arrivo di Marchetti&Co. Quindi la responsabilità di aver speso più di centomila euro di noleggio del ponteggio è tutta da ascrivere a chi ha iniziato i lavori in prossimità delle elezioni per pura propaganda elettorale».

Vuole i dati della Sila

«Tutti sappiamo che l’amianto rappresenta un potenziale pericolo e mi chiedo come mai il sindaco si rifiuti di fornirmi gli esiti dell’indagine avviata dopo l’incendio presso gli stabilimenti ex Sila, - sottolinea Ranalli - per tranquillizzare i cittadini che mi chiedono conto della vicenda. E poi per quale motivo la Giunta non si sia spesa adeguatamente per ottenere il finanziamento del progetto di bonifica dell’amianto presente nel complesso industriale ex Pertusola, anche questo ereditato dalle Amministrazioni precedenti come la riqualificazione di via Fratelli Rosselli, presente da anni nel censimento Regionale del Pnrr.
Quanto all’accusa di intraprendere “inchieste” che non portano a nulla (ma le inchieste fanno parte dell’attività di magistrati e giornalisti), mi risulta che solo dopo la mia interrogazione contenente diversi rilievi al progetto del centro di raccolta differenziata l’ufficio lavori Pubblici abbia chiesto a RFI di concedere i terreni ancora in suo possesso, informando del problema la Presidenza della Provincia, e si è dovuto intervenire per modificarlo, eliminando l’interferenza con la cabina del gas ed inserendo l’allungamento delle rete fognaria ed idrica di via Farini: lui non si è accorto di nulla? Quindi Marchetti&Co hanno presentato in Consiglio un progetto pieno di errori, dimostrando ancora una volta la loro incompetenza e inadeguatezza, mettendone a rischio una giusta approvazione? Confido che i 6 progetti riguardanti Cigliano inseriti nel “Recovery Plan Piemonte“ del 2021 siano stati oggetto di analoga verifica e siano in via di rapido finanziamento e realizzazione anche se, per il momento, quelli effettuati o in corso di realizzazione sono a carico del Comune».

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