una grande storia

Andrea Monti, un chivassese doc sempre di corsa

Non passa giorno senza che si rechi al campo sportivo Paola Rava per seguire gli allenamenti dei ragazzi.

Andrea Monti, un chivassese doc sempre di corsa
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Andrea Monti, ha 81 anni e non passa giorno senza che si rechi al campo sportivo Paola Rava per seguire gli allenamenti dei ragazzi. Ha una coltivazione di nocciole con il genero.

Monti, una vita di corsa

Una passione per l'atletica quella di Andrea Monti che lo ha accompagnato per gran parte della sua vita e che ha trasmesso anche alla figlia Erika.
Andrea ha 81 anni ed è stato un dipendente della Olivetti di Ivrea nel reparto 101 prima macchina da calco sino a quando è andato in pensione. Si è sposato l'11 maggio 1969 con Tosca Boscolo di 8 anni più giovane di lui. E' un chivassese doc, da frazione Mandria dove è cresciuto si è trasferito prima in via Italia e poi in via Mezzano.

Monti, la sua famiglia e l'atletica

«Con Tosca ci siamo conosciuti in un ballo al palchetto, lei abitava in frazione Boschetto. Ci siamo sposati nel 1969 e dopo tre anni è nata Erika che è mamma di Angelica. Ho svolto il servizio militare a Rivoli nell'artiglieria alpina e gestivo il personale. Lì ho iniziato ad appassionarmi di atletica» - afferma Monti - . Poi nel 1974, quando mia figlia Erika era bambina era con mia mamma in frazione Mandria e in quel periodo di austerity (i Paesi furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento del consumo energetico, in seguito alla crisi petrolifera del 1973) lasciavo lì l'auto e così ho iniziato a correre. Poi Erika iniziò le elementari e così mi dedicai ad organizzare i giochi della gioventù al campo Paolo Rava insieme a Bruno Milano con la partecipazione di 1800 ragazzi della scuola elementare Marconi. Iniziai ad allenarmi in quel campo con corse su pista e cross, poi mia figlia e le sue amiche iniziarono ad accostarsi all'atletica ed Erika iniziò a dedicarsi al salto in alto. Tra il 1978 e il 1979 ho fondato il Gs Chivassessi e siamo andanti avanti con la sezione di atletica e proseguivo ad allenare i ragazzi, ma dopo un anno ho smesso di correre perché non riuscivo a collimare il lavoro del campo con la corsa e ho scelto di fare l'allenatore».

Grandi risultati

I ragazzi seguiti da Monti hanno portato grandi risultati anche a livello nazionale e internazionale. Abbiamo chiesto a Monti se nella sua vita ha raggiunto sogni e obiettivi che aveva nel cassetto. «Nell'atletica ho raggiunto molti traguardi principalmente perché io allenavo per i ragazzi, loro erano al primo posto. La mia famiglia è un grande motivo d'orgoglio e posso dire che in molte occasioni ho potuto constatare di avere la fortuna dalla mia parte e questo non guasta mai». Monti poi racconta con soddisfazione: «Abitavo a Mandria e mio papà mi aveva lasciato un pezzo della tenuta di Mandria, era la parte in cui un tempo c'era la vecchia stalla. Il mio sogno era quello di ristrutturare quel posto e così è stato e oggi è un luogo per eventi e matrimoni. Poi avevo un altro sogno, ovvero realizzare delle colture intensive e anche in questo caso sono riuscita a concretizzarlo insieme a mio genero Mike Crouch con una coltivazione di nocciole. Abbiamo 1800 piante». Chiediamo a Monti un suo pregio e un suo difetto, lui prontamente risponde: «Un mio pregio è l'onestà mentre il difetto è quello di non sopportare i falsi (anche quest'ultimo che lui considera un difetto in realtà è una sua grande qualità - ndr)». Non passa giorno che Andrea non vada al Rava ad allenare i suoi ragazzi. Ha 81 anni, ma quel campo che frequenta da oltre 40 anni resta il suo punto di riferimento e vedere i ragazzi e i bambini in quel campo gli da ancora grande gioia.

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