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Antenna Wind Tre, il Comune perde la causa ma...

La società ha deciso di spostare l'impianto.

Antenna Wind Tre, il Comune perde la causa ma...
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E’ passato più di un anno da quando la società Wind Tre Spa aveva presentato al Comune di Saluggia un’istanza di autorizzazione per l’installazione di una nuova stazione radio lungo strada provinciale 3.

Antenna Wind Tre

E’ passato più di un anno da quando la società Wind Tre Spa aveva presentato al Comune di Saluggia un’istanza di autorizzazione per l’installazione di una nuova stazione radio lungo strada provinciale 3. Una proposta che l’Amministrazione comunale non aveva accolto di buon grado tant’è che dall’ufficio era giunto il diniego che ha spinto poi l’azienda ad impugnare il diniego chiedendone la sospensione in via cautelare. Il tutto è finito nelle aule del Tar che ha accolto il ricorso.

Il Comune perde la causa ma...

«Abbiamo perso la causa - spiega l’assessore all’ambiente Adelangela Demaria - e a quel punto la società avrebbe potuto proseguire sulla sua strada, cioè posizionando l’antenna dove l’aveva prevista. Invece, Wind Tre ci ha chiesto di sederci ad un tavolo per valutare un’altra opzione e noi abbiamo acconsentito».
Così l’Amministrazione comunale ha proposto alla società un terreno di sua proprietà che si trova in via Farini, che fa parte del patrimonio disponibile. Ed è proprio con una nota di inizio luglio che Wind Tre, data la urgenza di raggiungere gli obiettivi di copertura prefissati dal gestore, ha accettato la disponibilità dell’area per un’occupazione di 100 metri cubi. Naturalmente la società dovrà poi riconoscere un canone di locazione al Comune che stato definito di 3 mila euro all’anno. Questa decisione è stata approvata all’unanimità dalla giunta presieduta dal vicesindaco Libero Farinelli.

"Lontano dalle case"

«Grazie a questa mediazione siamo riusciti ad individuare un’area lontana dalle abitazioni per il bene dei nostri cittadini - conclude Demaria - Si tratta di un terreno vicino al depuratore.
Ora la società dovrà inviarci una documentazione che noi dovremmo poi consegnare alla paesaggistica della Regione Piemonte che dovrà dare il suo consenso. Speriamo nel parere positivo e soprattutto rapido, vista la necessità dell’azienda di procedere con l’opera, visto che si tratta di un’area, appunto, isolata che non creerà alcun problema».

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