Argine, si parte con gli espropri

Mitigazione del rischio idrogeologico e messa in sicurezza dei siti che ospitano rifiuti nucleari e degli ambiti collocati a tergo della fascia B di progetto del Pai. Parole importanti che, nel gergo più semplice si possono tradurre «nell’argine dell’ex comprensorio Sorin» di Saluggia.

Argine, la grande opera

Da anni, infatti, in paese si parla e c’è anche chi ne sente la necessità di questo intervento per la messa in sicurezza del territorio. Ed è da tempo che l’Amministrazione, c’era ancora il sindaco Firmino Barberis alla guida del territorio, quando è stato avviato l’iter.
Infatti, la Giunta nel 2020 aveva approvato il progetto di fattibilità tecnica-economica, «un progetto finalizzato a dare attuazione agli indispensabili interventi di protezione idraulica e messa in sicurezza del sito Enea-Eurex, del comprensorio industriale e dell’abitato di Saluggia, al fine di completare le opere di salvaguardia necessarie» come si legge nella delibera del dicembre del 2022.
Un progetto meritevole tant’è che la Regione Piemonte ha attribuito al Comune di Saluggia parziale finanziamento per lo sviluppo della progettazione dell’intervento, vale a dire la somma di 422.960,24 euro.
Intanto, nel Consiglio comunale del febbraio scorso, al fine di consentire il controllo ed il monitoraggio del finanziamento dalla Regione Piemonte, è stato approvato, in via meramente tecnica e preliminare, il progetto definitivo dell’intervento, che richiede un adeguamento alle previsioni urbanistiche e comporta una variante di piano regolatore.

Si parte con gli espropri

E ora, che la pratica sta procedendo, il Comune di Saluggia ha pubblicato gli avvisi di esproprio per la realizzazione di un’infrastruttura per la difesa idrogeologica che ricopre un interesse essenziale e generale, restituendo benefici in termini di sicurezza, essendo presenti, nelle aree circostanti, due importanti insediamenti contenenti scorie nucleari e materiali radioattivi, ubicati all’interno della regione di pertinenza fluviale.