SALUGGIA

Asilo nido, ecco cos’è successo durante il bando

La parola al vicesindaco Adelangela Demaria

Asilo nido, ecco cos’è successo durante il bando
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Asilo nido. La gara di gestione del servizio ha vissuto momenti molto particolari e, ora che l'iter è giunto al termine, il vicesindaco Adelangela Demaria spiega cos'è accaduto.

Asilo nido, ecco cos’è successo durante il bando

«Il Consiglio di Stato con l'ordinanza del 28 luglio si è espresso a favore dell'operato del Rup comunale che in presenza di una carenza non sanabile in sede di gara, ha motivato ed escluso una ditta concorrente per aver violato le norme del codice degli appalti e del disciplinare di gara. - spiega Demaria - Occorre dirlo molto chiaramente: né la Giunta, né i funzionari comunali hanno commesso errori, ma sono state rispettate le disposizioni di legge. È pertanto doveroso informare la cittadinanza che il nuovo appalto è stato aggiudicato il 31 luglio alla Cooperativa Sociale Start, di Vigevano. Il servizio è stato avviato regolarmente il 5 settembre senza ritardi per le famiglie. Il personale operante è stato interamente riassorbito dalla nuova cooperativa e confermato. La capienza del Servizio è stata raggiunta, cioè le iscrizioni sono al completo e le rette, come previsto dal capitolato d'appalto, sono riscosse dal gestore. I costi delle rette sono stati rideterminati dall'Amministrazione nel mese di gennaio dopo 10 anni, al fine di rendere congrua la base d'asta rispetto ai costi di gestione del servizio, a seguito di un'attenta analisi degli oneri sostenuti dal Comune per il mantenimento del servizio e a seguito del confronto con le rette mensili degli altri asili. Si fa presente che resta a carico del Comune di Saluggia il costo annuo di 95mila euro quale contributo a favore delle famiglie a conguaglio tra rette riscosse e costo effettivo del servizio. Tutti i costi dell'appalto sono stati individuati, approvati e resi noti e si sono dimostrati conformi alle analoghe procedure negoziate, per appalti di servizi sotto soglia comunitaria. Solo grazie al lavoro scrupoloso del Rup, degli impiegati comunali, dei professionisti di supporto e degli avvocati, ciascuno per le proprie competenze, è stato possibile garantire agli utenti l'apertura del nido nel rispetto dei tempi concordati e delle esigenze dei nuovi inserimenti».

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