Asl To4, mancano 160 infermieri
Si chiede al direttore generale Scarpetta di porre rimedio a queste criticità più volte evidenziate: «Basta con i tagli».
All’Asl To 4 mancano circa 160 infermieri, ne deriva che molti servizi sono a rischio. A lanciare l’allarme è il sindacato delle professioni infermieristiche.
Asl To4, mancano 160 infermieri
Così dichiara Francesco Coppolella Segretario regionale NurSind: «Il direttore Generale dell’ASL To 4 che non ho avuto ancora il piacere di incontrare, sembra più interessato a dare risposte alla politica ed ai politici , piuttosto che ai lavoratori e ai cittadini dichiara Francesco Coppolella, Segretario Regionale del NurSind. Un Azienda cosi importante e come è noto così complicata, necessità di autorevolezza e determinazione che non ci sembra di vedere nel direttore generale».
Spiega che sono 70 le unità di infermieri a tempo indeterminato in meno presenti a inizio 2022 rispetto al 2019.
«Negli ultimi mesi e in particolar modo dopo la fine dello stato di emergenza, nelle mure di via Po a Chivasso, sembra regnare solo una parola: tagliare perché lo chiede la Regione.
A volte è necessario spiegare alla Regione che se certe cose si fanno ci sono delle conseguenze, oppure spiegare che per farle servono risorse e strumenti. Secondo il dottor Scarpetta che però non presenzia mai alle riunioni con i sindacati, il personale è più che sufficiente considerato che rispetto al 2019 ci sarebbero 40 infermieri in più».
Numeri che non tornano al sindacato Nursind, che dati alla mano attraverso Giuseppe Summa, fa sapere come questi dati vengono strumentalizzati della Direzione.
La situazione
«Secondo il direttore Scarpetta infatti, tenuto conto delle indicazioni regionali che chiedono di allinearsi al dato del 2019, se in passato i servizi andavano avanti ugualmente con meno infermieri, si può fare ugualmente adesso che sono in più. Peccato che tra il 2019 e il 2022 ci sia stata di mezzo solo una pandemia che ha completamente rivoluzionato l'organizzazione e i tempi dell'assistenza».
«Fra l'altro i dati della Direzione non sono corretti. Infatti - prosegue Summa-, prendono come riferimento il personale in servizio nel 2019 e non la reale dotazione organica (il fabbisogno) che già quell'anno segnava un meno 32 unità e prevedeva un tetto di spesa più basso.
Quindi si parla di 8 unità in più che corrispondono agli interinali che stanno solo in parte sostituendo i 15 dipendenti sospesi e le 25 unità assenti per maternità.
Calcoli alla mano anziché avere 40 infermieri in più come dichiarato dalla Direzione, ne abbiamo 30 in meno. A tutto ciò dobbiamo aggiungere che ad oggi nonostante siano state stanziate le risorse per il piano Arcuri e l'infermiere di famiglia e comunità per cui è partita pochi giorni fa un corso di formazione regionale, mancano altre 130 unità.
Fra l'altro qualcuno dovrà dirci dove sono finiti tutti questi soldi e soprattutto perché l' Azienda continua a non comunicarci quanto ha risparmiato nel 2021, visto che già nel 2020 c'era stato un risparmio di 2 milioni di euro escludendo il personale Covid. A confermare tutti i nostri dati, sono le continue segnalazioni che riceviamo dai vari servizi, dove in alcuni casi si è arrivati a lavorare anche 16 ore nelle 24. Abbiamo realtà dove per un paio di assenze in concomitanza 1 infermiere ha dovuto erogare assistenza a 20 pazienti».