SANITA'

AslTo4, il ritorno di Luigi Vercellino: «Già al lavoro per superare le criticità»

In ospedale a Chivasso potrebbe rivedersi Tubino

AslTo4, il ritorno di Luigi Vercellino: «Già al lavoro per superare le criticità»
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Rispettando la tabella di marcia, venerdì 10 gennaio il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi hanno presentato ufficialmente i nuovi direttori generali delle Aziende Sanitarie, nominati dalla Giunta lo scorso 23 dicembre.

I nuovi direttori sanitari al Grattacielo

«A tutti i direttori - ha dichiarato Cirio - va l’augurio di buon lavoro. Da parte nostra c’è una grande fiducia, ma anche la richiesta pressante di raggiungere i risultati a partire dall’abbattimento delle liste d’attesa e dalla realizzazione del piano di edilizia sanitaria. L’obiettivo comune è rifondare e rilanciare la sanità pubblica, perché il diritto alla salute deve essere tale indipendentemente da dove si vive o dalla propria condizione economica e ai nuovi direttori chiediamo di lavorare con noi per tutelare questo diritto e garantire cure adeguate, innovative e strutture moderne e d’avanguardia per tutti i cittadini».

«A pochi giorni dall’insediamento - ha aggiunto Riboldi - abbiamo voluto questo incontro per indicare ai direttori generali gli obiettivi sui quali saranno valutati. In primis, l’abbattimento delle liste d’attesa, l’introduzione della figura dell’Operation Manager, l’istituzione della figura del direttore socio-sanitario che operi con i sindaci nei distretti e sul territorio per la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, l’avvio di progetti di umanizzazione dei pronto soccorso. Abbiamo chiesto a tutti la massima disponibilità per avviare i primi IRCCS pubblici, oltre a una particolare attenzione alla ricerca clinica e scientifica e alla collaborazione con le Università di Torino e del Piemonte Orientale per proseguire e ampliare il percorso avviato in questi anni. Ora che abbiamo insediato i nuovi direttori generali, convochiamo la riunione dell’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario».

In coda, una frase che riassume la «pressione» che dal Grattacielo sarà fatta sui nuovi DG: «Quando ero adolescente - ha aggiunto Riboldi - l'ospedale, la sanità pubblica, era un luogo di certezza, di professionisti che avrebbero certamente curato. Lo Stato deve tornare il luogo sicuro, soprattutto in ambito sanitario. Sarà un lavoro estenuante, ma sono convinto che una squadra capace potrà ottenere tutti questi risultati».
Dopo la presentazione, una riunione ai «piani alti» e subito tutti a lavorare.

Il ritorno di Vercellino

Ai vertici dell’AslTo4 è stato nominato Luigi Vercellino: sarà affiancato dal direttore amministrativo Michele Colasanto e da quello sanitario Sara Marchisio, già accanto a lui nei difficili nove mesi della pandemia e poi con lui ad Alessandria. Questa la prima intervista «a caldo».

Dottor Vercellino, per lei è un ritorno a casa.

«Quei nove mesi sono stati difficili, ma ritorno “a casa” volentieri anche perché questa è la mia Asl di residenza. Torno anche con una maggior responsabilità».

Ha anche richiamato i suoi collaboratori.

«Una squadra affiatata con cui ho già lavorato alla To4 e poi per tre anni e mezzo ad Alessandria. Ho chiesto di seguirmi in questa nuova avventura e loro hanno accettato. Sono molto contento, e credo che questo mio parere sia condiviso dall’azienda e dai professionisti che vi lavorano».

Il primo atto?

«Già nelle indicazioni e negli obiettivi ricevuti questa mattina c’è un po’ tutto quello che dovremo affrontare nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda le liste d’attesa il problema non è poi così semplice. Dovrà essere fatta un’azione su più leve, sulla produzione e sulla produttività, senza dimenticare la presa in carico dei cronici in modo sistematico ed efficace.
Sui conti, questo non è un momento storico in cui si possa abbassare la guardia.
Lavoreremo anche molto sulla comunicazione, perché quella sanitaria è di fatto Sanità ed è fondamentale».

Avrete molto lavoro da fare.

«Ovviamente abbiamo in cantiere molte cose di natura aziendale. Prima di tutto sarà da ultimare la squadra dei direttori di dipartimento (con cui io lavoro moltissimo), e poi definire la vicenda dell’Ospedale di Settimo».

E per quanto riguarda il Pronto Soccorso di Chivasso?

«Ci metteremo le mani. Questo è un periodo di emergenza, con l’influenza a maggior ragione, ma abbiamo degli ottimi professionisti e nei prossimi giorni vedrò il direttore Paolo Franzese con cui inizieremo a cercare (e trovare) dei correttivi».

Casa della Salute.

«L’iter prosegue, ho già fatto il punto e farò approfondimenti nelle prossime settimane».

Nelle ultime settimane è scoppiata una polemica sulla chiusura dell’ambulatorio di pediatria ospitato nei locali della Croce Rossa.

«Ho già chiesto una riunione sul tema, in programma per giovedì 16 con i pediatri, per capire questa problematica».

Chiudiamo con un commento sull’assessore Riboldi.

«Lo conosco da sei anni e lo apprezzo: già da sindaco ha dimostrato capacità di analisi e prontezza di risposta con pochi pari. Sicuramente lascerà la sua impronta e cercheremo di assecondare gli obiettivi della Regione».

Nei giorni successivi Vercellino ha già avuto una serie di incontri, tra cui uno con il sindaco Claudio Castello e l’ex direttore dell’otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso Libero Tubino. Un vero colpo di scena potrebbe essere il suo ritorno in corsia.

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