«Assessore Venturino dimettiti»

Il caso Venturino si allarga. Dalle critiche legate alla condivisione da parte dell’assessore al commercio Ilario Venturino del post dell’evento promosso dalla Città di Scarmagno e non di quello dell’evento AgriCigliano (eventi che si sono svolti nella stessa giornata), si era subito passati alle dichiarazioni di inadeguatezza per i suoi commenti nel quale dava dei «somari» ai ciglianesi che avevano commentato il post. Tant’è che Cigliano Futura, già mercoledì scorso, attraverso le colonne del nostro settimanale, ne aveva chiesto le dimissioni. Dimissioni che non sono arrivate come si poteva immaginare.

Caso Venturino, la storia dei manifesti

Così, qualcuno (di cui noi, così come molti abitanti a Cigliano, non ne conosciamo l’identità), ha dato incarico di stampare un manifesto con i due commenti social dell’assessore Ilario Venturino. E l’autore o gli autori di questo manifesto hanno messo in evidenza due frasi di questi commenti, vale a dire «Tipico dei somari, raggirare senza pensare» e «No raggirare ragliare». Sempre sul cartellone c’era la scritta: «Chiediamo le dimissioni dell’assessore al commercio di Cigliano Venturino Ilario» indicando anche le motivazioni. Manifesti che, comparsi nella prima mattina, sono scomparsi nel pomeriggi. Già. Non sono stati staccati da qualche vandalo, bensì sono stati coperti con dei cartelloni rossi dalla persona che al mattino era stata incaricata di affiggerli. Tutto su richiesta del Comune di Cigliano. E, stando ai bene informati, pare che dell’affissione di questi manifesti siano stati anche informati i carabinieri.

E, ora ci si aspetterebbe che la questione si finita qui. E invece no. La telenovela è proseguita. O meglio, contemporaneamente alla storia dei manifesti, è andata in onda un’altra puntata. Anche questa molto animata e discussa.

La mozione di Filippi dopo i messaggi

A far discutere, infatti, sarebbero alcuni messaggi WhastApp che l’assessore Venturino avrebbe mandato ai commercianti di Cigliano, su un apposito gruppo creato anni e anni fa per coordinarsi, dopo una riunione organizzata per promuovere una manifestazione. E in uno di questi, sarebbe stata tirata in ballo anche l’ex assessore al commercio, Bruna Filippi e la sua modalità di organizzare gli eventi.
Di fronte a tutto questo, questa volta è il capogruppo Filippi a chiedere le dimissioni dell’assessore.

«Sono rimasta allibita ed esterrefatta quando mi è pervenuta la notizia che un pubblico ufficiale operante nel Comune di Cigliano, l'assessore al commercio Ilario Venturino, invece di dialogare correttamente con la cittadinanza, si è reso protagonista sui social media di due spiacevoli episodi. - spiega Filippi - Nel primo, a seguito della pubblicazione, su Facebook, di un volantino raffigurante la pubblicità di una manifestazione da tenersi nel Comune di Scarmagno in concomitanza con la manifestazione AgriCigliano, organizzata per domenica 7 maggio, ha espresso alcune affermazioni ingiuriose nei confronti dei cittadini ciglianesi che di seguito riportiamo "Tipico dei somari, raggirare (poi corretto in ragliare) senza pensare..." proseguite con "Prima di commentare sarebbe bello accendere qualche neurone, sempre che ci sia". Quindi non pago della sua precedente "performance" lo stesso assessore, nel secondo episodio, mediante un messaggio vocale sull'applicazione WhatsApp pervenuto a tutti i commercianti ciglianesi, interessati dall'organizzazione della prossima manifestazione "Notte Bianca", ha spiegato come "evitare tutta la burocrazia… così non c'è burocrazia e non c'è bisogno di tanti permessi" proseguendo con "i fondi sono 3mila euro del Comune, poi facendo cucinare i ristoranti se si può metterci sopra 2 o 3 euro a porzione possiamo tirarci fuori un po' di soldi". A seguito di questo comportamento intollerabile e gravemente lesivo dell'immagine del Comune di Cigliano e della dignità della cittadinanza ciglianese, ho presentato una mozione da discutere e votare nel prossimo Consiglio comunale per chiedere le immediate dimissioni dell'assessore al commercio Ilario Venturino».