FOGLIZZO

Aumenta il costo dei buoni mensa per i bimbi residenti

Addio alla tariffa più alta per chi non abita in paese: si pagherà in base all’Isee

Aumenta il costo dei buoni mensa per i bimbi residenti
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Ci saranno aumenti delle tariffe della mensa scolastica per il prossimo anno. Le tariffe per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia di Foglizzo sono state approvate dal consiglio comunale di giovedì 29.

Aumenta il costo dei buoni mensa

Ci saranno aumenti delle tariffe della mensa scolastica per il prossimo anno. Le tariffe per gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia di Foglizzo sono state approvate dal consiglio comunale di giovedì 29. «Dal prossimo anno scolastico, a partire da settembre 2023- ha detto il sindaco Fulvio Gallenca- le tariffe della mensa scolastica aumenteranno del 5,80 per cento. Questo lieve aumento corrisponde al solo adeguamento Istat dovuto al rincari energetici e all’inflazione generale. Le tariffe rimangono, invece, uguali a prima per l’anno scolastico in corso». Questi, dunque, gli adeguamenti in base al reddito Isee presentato dalle famiglie: le tariffe passeranno da 3,40 a 3,60 euro per la fascia Isee più bassa sino a 5 mila euro, da 3,75 a 3.95 euro per la fascia da 5 mila a 7.500 euro, da 4,10 a 4,35 per il reddito da 7.500 a 10.500 euro, da 4,55 a 4,80 euro per la fascia da 10.500 a 13.500 euro, da 4,95 a 5,25 euro per la fascia da 13.500 a 16.500 euro, da 5,40 a 5,70 per il reddito da 16.500 a 20 mila euro mentre per la fascia più alta di oltre 20 mila euro la tariffa passa da 5,70 a 6 euro.

La scelta

«Dal prossimo anno scolastico - ha aggiunto Gallenca - cambierà anche la tariffa mensa per i non residenti. I non residenti non pagheranno più la tariffa più alta di tutte ma verseranno una tariffa adeguata alle fasce Isee. Si è fatta questa scelta per portare nuovi iscritti a Foglizzo in previsione del nuovo polo dell’infanzia. A queste tariffe non saranno però applicate agevolazioni per determinate tipologie». Le agevolazioni continueranno, invece, ad essere applicate per i residenti e sono: una riduzione del 10 per cento per le famiglie con due o più figli; riduzioni ulteriori per le fasce Isee sino a 7500 euro in condizioni di grave disagio famigliare; esenzione totale per famiglie senza reddito (sino a 5 mila euro) per grave disagio famigliare segnalato dai servizi sociali ma solo per periodi non superiori a tre mesi; ai minori in affido temporaneo è applicata la fascia più bassa; ai disabili gravi è riservata la fascia più bassa ridotta del 50 per cento.

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