MONTANARO

Bacino, «Chiediamo al sindaco di aspettare la nostra petizione»

«Quelliconl’Ape» sono scesi in piazza e domandano di non portare subito il punto in Consiglio.

Bacino, «Chiediamo al sindaco di aspettare la nostra petizione»
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Anche «Quelliconl’Ape» sono scesi in piazza, sabato 18 giugno, per dire no al progetto del bacino di laminazione multiscopo a Montanaro.

Bacino, «Chiediamo al sindaco di aspettare la nostra petizione»

Si tratta di cittadini che, motivati da uno spiccato spirito ambientalista, vanno in autonomia a raccogliere rifiuti abbandonati nelle campagne, su di un mezzo a tre ruote, l’Ape per l’appunto. E lo fanno tutti i giorni. «Pur avendo la nostra autonomia - riferisce Alessandro De Carli - ci siamo uniti al comitato ambientalista perchè l’unione fa la forza e c’è forte bisogno di tutte quelle persone che amano il proprio territorio. “Quelliconl’Ape” sono da stimolo e lo dimostrano tutti i giorni con l’esempio, senza tante chiacchiere. Per questa ragione scendiamo in piazza, vogliamo raccogliere firme per contrastare questo progetto». E qualche firma l’hanno raccolta questi ambientalisti per opporsi a tale progetto.

La raccolta firme

«La petizione prosegue - riferisce Stefania Regis del Comitato ambientalista - Abbiamo inoltre chiesto al sindaco Giovanni Ponchia mediante una missiva di non affrettarsi a deliberare in consiglio il progetto ma di aspettare la nostra petizione. La nostra petizione chiede che la questione venga discussa in un consiglio comunale aperto al pubblico. In un secondo consiglio, vorremmo che la nostra proposta di delibera venisse votata punto per punto dai consiglieri del Comune di Montanaro. Però, per presentare una proposta di delibera sono necessarie 250 firme, al momento non abbiamo ancora il numero minimo necessario poichè abbiamo iniziato la raccolta da poche settimane. Chiediamo quindi a tutti gli amministratori di avere rispetto per tutte le persone che stanno firmando la petizione. La partecipazione popolare è un diritto che in questo momento i cittadini chiedono. Inoltre, stiamo riscontrando che la popolazione non è informata sulla questione nonostante il progetto sia stato inserito nel programma elettorale della lista di maggioranza. La maggior parte dei cittadini è all’oscuro del progetto di partenariato pubblico-privato del Comune di Montanaro con la ditta Allara. Il nostro obiettivo è chiaro: chiediamo di trovare soluzioni alternative a quelle di estrazione proposte dalla ditta Allara S.p.A per contrastare il rischio idrogeologico ancora esistente nel Comune di Montanaro. Non vogliamo avere una cava a Montanaro. E faremo tutto il possibile per riuscirci».

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