CRESCENTINO

Bibliotecario, Sellaro fa un esposto in Procura

Il già candidato a sindaco spiega: «Secondo la legge regionale non basta il diploma da scuola superiore per questo incarico»

Bibliotecario, Sellaro fa un esposto in Procura
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Il Concorso pubblico istruttore amministrativo - profilo bibliotecario negli ultimi giorni ha suscitato una serie di perplessità e dubbi in città. E c’è chi, non avendo paura di palesarsi e di segnalare ufficialmente la questione, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere, prima al Prefetto di Vercelli poi alla Procura della Repubblica su ciò che sta avvenendo.

Bibliotecario, il concorso

Non è un segreto, infatti, che il Comune di Crescentino ha pubblicato un concorso per assumere un bibliotecario e che le domande potevano essere compilate entro il 15 ottobre e che proprio oggi, mercoledì 25 ottobre, si svolgerà la prova scritta. Tutto, come prevede la legge, naturalmente pubblicato all’albo pretorio del Comune, presente sulla home page dello stesso sito internet. Tant’è che sono state più di un centinaio le domande ricevute e gli interessati ammessi alla prova.
Ma come detto c’è chi ha storto il naso nel leggere il bando. Ed è Salvatore Sellaro, già candidato a sindaco nel 2014, che ha voluto segnalare la questione, appunto, a Prefetto e Procura.

La denuncia di Sellaro

«Leggendo il bando mi ha stupito scoprire che per il ruolo di bibliotecario bastasse il semplice diploma di scuola superiore e non un titolo maggiore – spiega Salvatore Sellaro – Ma questo non lo dico io, Salvatore Sellaro che ho fatto solo le scuole dell’obbligo all’epoca ma lo dice il regolamento del 2021 adottato dalla Regione Piemonte in applicazione alla legge regionale 11 dell’agosto 2018. Io, appunto, che non ho una laurea ma che so leggere i documenti, sono venuto a conoscenza che questo regolamento prevede che le “La responsabilità della biblioteca è affidata a una unità di personale in possesso delle competenze tecnico-scientifiche del bibliotecario, in particolare quelle relative alla corretta conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario e di quelle manageriali richieste per la realizzazione delle finalità dell'istituto. Le biblioteche afferenti a comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti: la responsabilità della biblioteca è affidata a una unità di personale in possesso di adeguata preparazione acquisita tramite un percorso formativo certificato e almeno due anni di esperienza professionale”. Dunque mi chiedo come possa un diplomato avere questa competenza tant’è che sono venuto a conoscenza che anche secondo gli altri Enti, certamente più competenti di me, hanno segnalato che i requisiti stabili dal bando sono insufficienti a garantire la selezione di un bibliotecario capace di svolgere le proprie funzioni. Mi domando dunque perché il nostro sindaco Vittorio Ferrero non ha deciso di sospenderlo così da accertarsi se sia un concorso lecito o meno».

Il criterio di preferenza

«Tra gli aspetti che non condivido c’è poi la preferenza, a parità di punteggio, del candidato maschile sul candidato femminile – spiega Sellaro – Perché mai bisogna preferire un uomo ad una donna? Questo proprio Ferrero, che si presenta come progressista, dovrebbe spiegarmelo. Un’altra cosa che mi lascia di stucco è perché Crescentino, comune della Provincia di Vercelli, si sia rivolto al sistema bibliotecario torinese per questo bando quando avrebbe, non dico dovuto perché non sono io a doverlo dire, rivolgersi a quello Vercellese».

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