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Bimbo prodigio «salta» alle medie grazie all’Istituto Galileo Ferraris

Costantino ha un dono prezioso che la maestra Lara ha compreso

Bimbo prodigio «salta» alle medie  grazie all’Istituto Galileo Ferraris
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Costantino è un bimbo prodigio, quello che la medicina definisce plusdotato. Abita sul Lago d’Orta insieme a mamma e papà. Nato nel gennaio 2014, ha sempre dimostrato una grande intelligenza. Sin da piccino piccino ha maturato una passione smisurata per la matematica tant’è che a soli tre anni contava già da tempo, leggeva gli orologi, sapeva piccole tabelline. Ma era sereno, tranquillo. Ha trascorso gli anni alla scuola dell’infanzia senza problemi, sempre sorridente e allegro. E così anche i primi due anni della scuola primaria ma poi, questo suo dono l’ha reso un po’ triste. Non perché non amasse essere intelligente ma perché a scuola si stufava. Così mamma e papà, che da tempo ormai avevano compreso che il loro bimbo fosse speciale hanno deciso di consultare dei professionisti.

Costantino, bimbo prodigio

«Quando ci siamo accorti che Costantino non era più contento ci siamo rivolti ad un centro specialistico perché con il sistema nazionale sanitario sarebbe stato complesso, troppo lungo – spiega mamma Roberta – Costantino aveva 9 anni, ha svolto questo percorso durato un mese e mezzo. I professionisti, con i quali si è trovato subito a suo agio, gli hanno sottoposto dei test. Al termine, abbiamo avuto un colloquio nel quale loro ci hanno detto che lo spetto dell’autismo assolutamente non era il motivo di questa sua intelligenza. Lui è un bimbo gifted».

Dunque non una malattia, ma un dono che rende Costantino un prodigio della natura che neanche la medicina riesce a spiegarsi.

«Salta» alle medie grazie all’Istituto Galileo Ferraris

Mamma e papà non si sono intimoriti e hanno studiato, insieme ai professionisti, delle strategie di approccio confrontandosi anche con gli insegnanti. Parte così il dialogo: «Costantino è dunque un Bes (Bisogni Educativi Speciali) e necessità del PdP (Piano Didattico Personalizzato) ma le sue insegnanti non sono state capaci di realizzarlo così lo hanno studiato con il nostro psicologo. - racconta la mamma - Tutto sembrava perfetto, nostro figlio era contento ma arrivati a Natale il PdP non veniva più applicato, gli veniva solamente più chiesto di fare approfondimenti sulle lezioni spiegate in classe. Ma questo a lui non bastava. Al che abbiamo compreso che dovevamo cambiare approccio e ci siamo avvicinati all’istruzione parentale. Così abbiamo conosciuto Lara Reymondet Fochira, insegnante di Livorno Ferraris e referente dell’associazione Laif. Lei ci ha spiegato il mondo dell’homeschooling, con il supporto della dirigente scolastica di Livorno Maria Rita La Porta e la segretaria Cinzia Bollato abbiamo preparato tutti i documenti necessari per iniziare questa nuova avventura. Nessuna scuola del nostro territorio era disposta. Qui invece abbiamo trovato persone che hanno visto come un’occasione il dono di Costantino e ci sono stati vicini, passo dopo passo. Era l’otto marzo, festa della donna, quando ha salutato il suoi compagni. Costantino, così come noi genitori, abbiamo rivoluzionato la nostra routine. Al mattino in palestra a fare boxe (una disciplina importantissima per l’educazione) e poi lezione con un docente di scuola superiore perché quelli di primaria e medie non avevano le conoscenze per soddisfare le sue esigenze».

Passano tre mesi e per lui giunge l’ora dell’esame per passare dalla quarta elementare al primo anno di medie: «Costatino ha preparato un portafoglio con tutti i lavori svolti nelle varie materie. Abbiamo dovuto portare una chiavetta usb visti i compiti svolti. Ha svolto uno scritto di italiano e uno di matematica, poi l’orale. Ha voluto vivere questa esperienza da solo, non ha voluto che fossimo in classe con lui. A Livorno abbiamo trovato una scuola speciale, docenti preparati e interessati. Una dirigente disponibile. Grazie a loro abbiamo avuto questa occasione. Ora Costantino potrà vivere la scuola media, tornerà in aula con ragazzi più grandi che certamente saranno in grado di stimolarlo. Quel che è certo è che continueremo a lavorare con Lara che ringrazieremo per sempre. L’Istituto Comprensivo Galileo Ferraris è una realtà accogliente che suggeriamo a tutti coloro che si trovano nella nostra situazione».

Le parole della referente

Soddisfatta Lara, l’insegnante livornese referente Laif: «Quando ho conosciuto Roberta e Costantino, la mamma mi ha raccontato la loro storia e mi sono trovata di fronte un bambino con una iperdotazione cognitiva per la prima volta nella mia vita da insegnante, ma anche come Referente di Laif Italia. Conoscevo la parte pedagogica grazie ai miei studi, quindi cosa significhi essere così dotati, perchè ad un quoziente intellettivo altissimo si associano difficoltà di interazione, di comunicazione etc, ma non ero pienamente pronta per la parte burocratico/normativa: non tanto in termini di contenuto, quanto in termini applicativi. La normativa è veramente generica, ma poi ci si deve anche scontrare con la macchina burocratica. Lavorando presso un istituto comprensivo ho potuto avere un confronto più diretto con la segreteria (Cinzia Bollato sempre attenta e disponibile) e con la vice presidenza, per poter trovare insieme la strada giusta per aiutare Costantino ad accelerare il suo percorso scolastico. La mia collega Romina Carando, si è resa disponibile ad affiancarmi in questo viaggio che portava all'esame di idoneità (2 anni in 1). Purtroppo Costantino non potrà fare molti altri "salti" ma dovrà rispettare un percorso scolastico standard. Spero che questi casi amplifichino il dibattito su questo tema».

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