Bollette, Comune costretto a rinunciare a 45 mila euro di investimenti
Bagarre in Consiglio sulla proposta contro il “cibo sintetico”: passa solo con i voti dell’opposizione
La discussione delle quattro interrogazioni pervenute a protocollo da parte del gruppo consiliare di minoranza ha occupato il Consiglio Comunale di Brusasco solo per un terzo della durata complessiva della seduta dello scorso 30 novembre a Palazzo Ellena, durata complessivamente circa due ore.
Bollette, Comune costretto a rinunciare a 45 mila euro di investimenti
La riunione era stata in realtà aperta dalle comunicazioni del sindaco – inerenti sostituzioni di caldaie in edifici di proprietà comunale, lavori alle coperture ammalorate dei loculari del cimitero e ricognizioni per la recessione da terreni edificabili ad agricoli – per poi passare alla dettagliata disamina delle variazioni al bilancio. Un bilancio su cui pesano 45mila euro di aumenti delle bollette comunali per energia e riscaldamento, risorse sottratte all’avanzo di amministrazione che quindi non potranno essere usate per investimenti.
Il primo cittadino Giulio Bosso ha comunque elencato le modifiche alle voci di entrata e spesa che delineano l’azione dell’amministrazione nel prossimo futuro: modifiche al Piano Regolatore Generale anche a seguito di istanze presentate da cittadini, segreteria comunale convenzionata con altri comuni collinari (di cui Brusasco è capofila), recupero della Fiat Panda 4x4 della Protezione Civile locale, agevolazioni Tari una tantum anche secondo segnalazioni di situazioni di difficoltà da parte del Ciss, miglioramento del parco giochi nei pressi delle scuole (su cui si era fatto sentire il gruppo di Anna Marolo) e altro ancora.
Bagarre sul “cibo sintetico”
Carlo Giacometto ha mosso rilievi e chiesto precisazioni, in un clima apparentemente cordiale e collaborativo infranto però al punto successivo, quello relativo alla mozione proposta da Coldiretti che impegna i Comuni a prendere posizione contro il cosiddetto “cibo sintetico”. Proprio mentre i lavori sembravano avviarsi alla conclusione – il gruppo di maggioranza chiedeva il rinvio della discussione al prossimo incontro a causa di esigenze di approfondimento – il gruppo “Per Brusasco e Marcorengo” ha adottato la mozione stessa, andando allo scontro frontale in punta di regolamento e forzando l’assemblea a discuterne nella riunione in corso.
L’amministrazione si è ritirata per discuterne al proprio interno. Al ritorno in aula, alcuni suoi esponenti come Elisa Caldaro e Daniela Serra hanno espresso le proprie riserve nell’impegnare il Comune in un senso o nell’altro su tematiche scientifiche ed economiche complesse con delicate implicazioni anche occupazionali ed etiche, a fronte di un testo ritenuto generico e privo dei necessari dati a supporto di una decisione informata. In conclusione, con il voto favorevole della minoranza consiliare e l’astensione di tutta la maggioranza, la mozione è stata comunque approvata impegnando sindaco e Comune.