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Botti di Capodanno, Comuni divisi sull'ordinanza

Il Parco del Po si schiera contro

Botti di Capodanno, Comuni divisi sull'ordinanza
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Se già nei giorni scorsi c'è chi si è divertito a far esplodere i petardi, questa notte (quella di San Silvestro) sicuramente non mancheranno gli spettacolo illegali.

Botti di Capodanno, Comuni divisi sull'ordinanza

Tra i primi a richiamare all'ordine i propri cittadini, i sindaci della Collina. Come l'anno passato, anche per la notte tra il 31 dicembre 2023 e il 1 gennaio 2024 hanno deciso di unirsi. Il messaggio è chiaro:

In occasione dei festeggiamenti di Capodanno, le Amministrazioni Comunali invitano i cittadini a limitare l'uso di botti/petardi e a evitare di utilizzarli in modo scorretto, nel rispetto delle normative vigenti.
Rivolgiamo quindi appello al senso civico di tutti i cittadini: l'accensione di fuochi artificiali e altri materiali esplodenti può creare disturbo a persone, animali e cose, nonchè eventuali situazioni di disagio e pericolo.
Buone Feste e Felice Anno Nuovo!

I Sindaci e le Amministrazioni Comunali

Così anche il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero ha voluto ricordare:
In occasione dei festeggiamenti di Capodanno l’Amministrazione Comunale invita i cittadini a limitare l'uso di botti/petardi e a evitare di utilizzarli in modo scorretto, nel rispetto delle normative vigenti.

Rivolgiamo quindi appello al senso civico di tutti i cittadini: l'accensione di fuochi artificiali e altri materiali esplodenti può creare disturbo a persone, animali e cose, nonchè eventuali situazioni di disagio e pericolo.

Ma ci sono Comuni che, invece, non si sono pronunciati. Tra questi c'è Chivasso che quest'anno non ha emesso la tradizione ordinanza per vietare botti e petardi. Ma anche Comuni più piccoli come Verolengo, del documento non vi è traccia all'albo pretorio. E nemmeno Brandizzo. Tanti i Comuni del Chivassese che hanno scelto di non pubblicare nulla. Anche Caluso non ha pubblicato alcunché.

Il Parco del Po ferma i botti, lanterne e fuochi

Il Parco del Po, invece, esce pubblicamente con un proprio comunicato per fermare i botti:

Le lanterne volanti e i fuochi d’artificio sono molto diffusi a Capodanno, ma troppo spesso il loro utilizzo non tiene conto dei potenziali rischi che essi possono rappresentare per l’ambiente e per noi stessi.

Le lanterne volanti, apparentemente innocue per gli utilizzatori, possono trasformarsi in pericolosi inneschi di incendi oltre a provocare lesioni più o meno gravi agli animali.

Le lanterne, molto comuni nella cultura orientale, sono mongolfiere in miniatura, realizzate con telai in carta o in bambù, in grado di veleggiare per chilometri spinte dalla loro fiamma.

Una volta che la fiamma si spegne, le lanterne cadono sulla terra o nei corsi d’acqua con il conseguente inquinamento ambientale.

In Italia non esiste una legge nazionale specifica che disciplini l'uso delle lanterne volanti, ma soltanto normative regionali e ordinanze comunali che ne pongono limiti e divieti.

A pochi giorni dal Capodanno, l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese invita a non far volare lanterne e a evitare i botti e i fuochi d’artificio.

Questi ultimi possono creare dei veri e propri traumi agli animali selvatici che, per lo spavento dovuto allo scoppio, fuggono velocemente senza controllo andando incontro a numerosi rischi.

Ma non solo: i fuochi d’artificio spaventano anche i nostri animali domestici e troppo lungo è il bollettino di coloro che si feriscono anche gravemente maneggiandoli con troppa superficialità.

Vale la pena correre dei rischi o causare danni importanti all’ambiente per salutare il nuovo anno?

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