Bruchi nei balconi e nei parchi, la preoccupazione
L’amministrazione risponde per rassicurare coloro che hanno segnalato il disagio
Sono ormai settimana che giungono segnalazioni di abitanti di Brandizzo l’invasione di una vera e propria invasione da parte di larve.
Alcune segnalazioni sono giunta anche in redazione e presso gli uffici comunali di Brandizzo.
Bruchi nei balconi e nei parchi
Come abbiamo detto, i bruchi hanno letteralmente invaso alcuni balconi e altre parti esterne di abitazioni in paese. Un disagio notevole anche perchè i residenti oltre a trovarsi a dover raccogliere più volte al giorno questi bruchi (e non fa di certo piacere uscirei n balcone e trovare il pavimento pieno di insetti), si teme anche che questi possano essere pericolosi.
C’è anche chi nelle sue segnalazioni ha infatti anche esternato il dubbio che si potesse trattare di processionaria e quindi dannosa anche per i cani.
Segnalazioni simili sono avvenute anche dai frequentatori dei parchi che hanno espresso gli stessi timori di coloro che hanno questa situazione nelle abitazioni.
L'allarme
I balconi ne sono pieni ed entrano anche in casa. «Ormai è diventata una situazione insostenibile. -Afferma un brandizzese - La causa principale è dovuta agli alberi che sono stati piantati a ridosso delle recinzioni senza tener conto della distanza minima dai confini delle proprietà e i cui rami invadono i giardini condominiali arrecando danni al prato nel periodo di caduta delle foglie.
Da alcuni anni gli alberi non vengono potati e non mi pare sia mai stata fatta una disinfestazione per contenere il problema dei bruchi.
A tale proposito vorrei sapere cosa si intende fare per contenere il fenomeno affinché non si ripeta tutti gli anni. Abbiamo contattato la sindaca Monica Durante che ha affermato di aver contattato alcune delle persone che hanno effettuato le segnalazioni e dopo aver consultato un agronomo ha anche diffuso un comunicato sul sito istituzionale del Comune.
Il sindaco
«Numerose segnalazioni sono pervenute negli ultimi giorni hanno evidenziato la presenza dell’Hyphantria cunea o Ifantria americana in alcune aree verdi. - Dice Durante - Si tratta di un lepidottero defogliatore polifago di provenienza nord-americana già presente in Italia da diversi decenni. Tale lepidottero attacca molte latifoglie ed in particolar modo i gelsi e gli aceri americani. Terminerà il suo naturale ciclo nel giro di qualche settimana e non è assolutamente pericoloso per la salute umana.
In ambito urbano i disagi maggiori in caso di forti infestazioni sono rappresentati dalle larve che, soprattutto quelle della generazione estiva, raggiunta la maturità a fine agosto-inizio settembre, abbandonano la vegetazione per raggiungere i ricoveri dove incrisalidare e svernare.
Il settore tecnico comunale è attivo per il monitoraggio della problematica ed in contatto con tecnico di riferimento dell’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente)».