MAZZE'

Bufera sul piano regolatore

Anzola non parteciperà al gruppo di lavoro

Bufera sul piano regolatore
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Ancora una bufera sul piano regolatore comunale. Non è la prima volta che i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza di Mazzè si ritrovano a discutere animatamente sullo strumento urbanistico che regola l’attività edificatoria all’interno del territorio comunale ma questa volta si è arrivati ad un punto di non ritorno.

Bufera sul piano regolatore

Il motivo? Alcune modifiche che non costituiscono variante al piano regolatore e che sono state approvate dall’ultimo consiglio comunale. «Si tratta - ha detto il sindaco Marco Formia- di dodici varianti richieste dai privati per permettere piccoli aggiustamenti sui loro terreni o sui propri immobili». Quel che non è stato condiviso dal consigliere di opposizione Stefano Anzola è che «Si tratta di undici modifiche ad interesse privato ed una sola a interesse pubblico. Proposte quasi «personalizzate» che trovano approvazione da parte del Comune quando invece i cittadini dovrebbero essere trattati tutti nella stessa maniera. Dopo anni di richieste per intervenire drasticamente su di un piano regolatore che di fatto blocca ed impedisce lo sviluppo saltano fuori queste richieste che vengono approvate dall’intero consiglio».

«Non ci sono favoritismi- ha replicato Formia - Anche se non condividiamo le scelte urbanistiche che erano state adottate in questo piano regolatore non possiamo drasticamente cambiarlo. Per questa ragione cerchiamo di dare l’opportunità ai cittadini di poter intervenire in maniera marginale. A Barengo ci hanno chiesto di modificare le aree agricole per riuscire a fare delle attività, come potevamo non venire incontro alle loro richieste?». All’indomani di questa disputa il consigliere di minoranza Anzola si è tolto da un gruppo di lavoro sul piano regolatore fatto insieme ai consiglieri di maggioranza. Queste le sue parole in una lettera rivolta al consigliere di maggioranza Franco Marino che presiede il gruppo di lavoro sul piano regolatore.

«Non parteciperò più alle riunioni del gruppo di lavoro «Mazzè - presente e futuro» - scrive Anzola- perchè ritengo inutili queste riunioni in quanto qualsiasi documento prodotto non viene preso in considerazione negli atti approvativi. Mi riferisco alle variazioni H e I del consiglio comunale che non condivido sia moralmente che eticamente e vanno in contrasto con le linee guida della relazione finale della commissione del piano regolatore per la pianificazione urbanistica su dismissione delle aree pubbliche e viabilità. Alcuni componenti della maggioranza hanno sempre criticato i PEC (piani esecutivi convenzionati) e poi nel corso dell’ultimo consiglio comunale hanno invece dimostrato la loro ipocrisia rivedendo le cessioni delle aree pubbliche e viabilità, rivedendo addirittura convenzioni di PEC approvati nei consigli comunali. Ribadisco che non ho nulla di personale ma eticamente non mi sento più di partecipare alle riunioni».

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