Caldaia in blocco, freddo nelle aule
Gli studenti della scuola dell’infanzia sono stati fatti uscire poiché nel dormitorio la temperatura non era idonea
Dall’inizio dell’anno non c’erano stati problemi di freddo nelle aule, né alla primaria né alla scuola dell’infanzia sino alle vacanze di Natale. Poi, con il rientro, la situazione è cambiata.
Freddo a scuola
Martedì 7 gennaio, prima giorno di lezione dopo lo stop natalizio, in alcune classi la temperatura era molto bassa, tant’è che gli studenti erano stati trasferiti nelle classi dell’altra ala dove invece faceva caldo.
Caldaia in blocco
Lunedì 13 gennaio, invece, la situazione è diversa: sia al piano terra che alla primaria il clima non è dei migliori. All’infanzia il problema è principalmente nel dormitorio così le insegnanti decidono di non utilizzarlo e di chiedere ai genitori di andare a prendere i propri figli. Dunque i piccoli di 3 e 4 anni vanno a casa mentre quelli dell’ultimo anno restano in classe a svolgere la normale attività.
I genitori della primaria, invece, vengono a conoscenza della situazione perché gli allievi che non pranzano in mensa, comunicano che fa a freddo. Che ci sono problemi con l’impianto di riscaldamento. Gli altri lo vengono a sapere o con il passa parola poco dopo oppure alle 16.30, quando termina l’orario scolastico. Famiglie che naturalmente non hanno preso bene la notizia, che non tollerano che i bambini debbano stare in classe al freddo.
L'intervento dell'assessore
Dal canto suo l’assessore ai lavori pubblici Francesco Artusa sul primo episodio, quello di martedì 7, spiega: «Qualcuno all’interno della scuola ha chiuso manualmente una valvola di zona manomettendo così il funzionamento del riscaldamento».
Per quanto riguarda invece lunedì 13 afferma: «Una parte di edificio aveva l’impianto in blocco, solo che l’ufficio tecnico è stato avvisato dopo le 10.30, occorre considerare che il personale è a scuola dalle 7.30. E quindi oramai troppo tardi per poter portare la temperatura in pari, cosa che si sarebbe potuta risolvere se avessero avvisato tempestivamente l’ufficio tecnico.
Come Comune ci siamo anche offerti di mandare gli operai a spostare i lettini in un altro salone ma i responsabili hanno preferito mandare i bambini a casa dicendo che non era attuabile come soluzione. Comunque il problema è stato risolto».
Ed effettivamente la caldaia ha ripreso a funzionare già nella tarda mattinata di lunedì.
I genitori si augurano che questo episodio non si ripeta, che non si verifichi ogni lunedì mattina, cioè ogni volta che la scuola resta chiusa due giorni.