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Campo Bassanino, è scontro tra società e Comune

Come la prima proposta di convenzione, anche la seconda è stata bocciata dal direttivo dell’Asd Cigliano Calcio presieduta da Giorgio Testore.

Campo Bassanino, è scontro tra società e Comune
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Come la prima proposta di convenzione, anche la seconda è stata bocciata dal direttivo dell’Asd Cigliano Calcio presieduta da Giorgio Testore. Scontro aperto sul Campo Bassanino.

Campo Bassanino, è scontro tra società e Comune

Lunedì sera, nel locale del campo Bassanino di via Moncrivello, la società, che «non ha avuto l’onore» di poter aver un confronto con il sindaco Diego Marchetti (che ha anche la delega allo sport), ha deciso di rinviare al mittente la proposta.

«La proposta che ci è stata inviata il 25 febbraio - spiega Testore - non è fattibile. Nel documento ci vengono chiesti per 17 mesi di utilizzo del campo, cioè fino al 31 luglio 2023, 186 mila euro di interventi. Una cifra folle: l’Amministrazione praticamente continua a chiederci 50 euro all’ora per il suo utilizzo. Una somma che hanno preso sì da una delibera di Giunta del 2016, ma che si riferiva all’utilizzo del campo da parte di persone private, non di una associazione del paese. Una cifra poi del tutto incoerente se pensiamo che la società di basket, che utilizza il Palazzetto dello Sport, versa due euro all’ora e non deve svolgere alcun intervento. A questo punto chiediamo di essere equiparati alle società che utilizzano il Palazzetto: paghiamo due euro all’ora anche noi per l’utilizzo ma quando arriviamo, proprio come loro, vogliamo trovare tutto pronto: dunque erba tagliata, campo tracciato, spogliatoi puliti, ecc...».

Ciò che non piace a Testore

Testore sottolinea un altro aspetto che la società non condivide: «Ma c’è di peggio: nella convenzione, anche se noi non saremo i gestori, ma solamente degli utenti, è previsto che nel caso in cui la società dovesse terminare prima le attività, deve conguagliare le ore di utilizzo pagando in contanti la somma. Un aspetto che esiste solo a Cigliano.
Inoltre, sempre nel documento prevedono il portinariato, nel senso che se loro permettono a qualcuno di utilizzare il campo, noi dovremmo andare ad aprire e chiudere l’impianto: ma mica siamo dipendenti del Comune...
Anche il bar per noi è importante, perché il locale in estate è l’unica zona d’ombra. E poi quale introito possiamo avere da questo? Se va bene 150 euro all’anno, dunque di quel locale non possono dire che abbia valenza economica perché non ci copriamo i costi che ci da il campo. La chiusura della biglietteria poi è assurda: in tutti i campi si paga l’accesso, addirittura per le giovanili che da noi sono sempre state gratis».

"Gli amministratori non fanno la loro parte"

«Il problema di questo sindaco e della sua squadra - Conclude Testore - è che non leggono i documenti, e se li leggono non li capiscono.
Gli amministratori non fanno la loro parte, non parlano con le persone coinvolte e fanno fare tutto ai tecnici, che in questo caso non conosce nemmeno la materia calcio, come gli amministratori stessi. Il sindaco, infatti, ancora una volta, non si è presentato alla riunione: non è mica il sindaco di Torino che ha centinaia di associazioni, è il sindaco di Cigliano, un paese di 4300 abitanti».

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