il caso

Campo Bassanino, il Cigliano Calcio rifiuto l'accordo del Comune

«Sigilli al bar, trattati come dei malavitosi».

Campo Bassanino, il Cigliano Calcio rifiuto l'accordo del Comune
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Campo Bassanino, il Cigliano Calcio rifiuto l'accordo del Comune: «Sigilli al bar, trattati come dei malavitosi».

Campo Bassanino, il caso

La premessa di Giorgio Testore e di tutta l’Asd Cigliano Calcio che lui guida è una: «Noi siamo un’associazione, non facciamo politica e non vogliamo essere strumentalizzati né dalla maggioranza che dalla minoranza». Inizia così Testore, alla presenza della maggior parte del direttivo, la conferenza stampa che ha come obiettivo fare chiarezza sull’utilizzo passato, presente e futuro del campo sportivo Bassanino. Tutto a fronte delle dichiarazioni che la scorsa settimana l’Amministrazione Marchetti ha rilasciato sulla gestione di questo impianto.
«Noi siamo una Asd, un’associazione fatta di volontari che dedicano il loro tempo libero (e forse anche di più) per la comunità. Il nostro scopo è quello di riportare più persone possibili su questo campo da calcio, bambini e adulti. Non facciamo politica, ma vogliamo difendere l’interesse della società. Abbiamo sempre taciuto ma oggi, di fronte a quello che è stato dichiarato dalla maggioranza, è giusto che diciamo la nostra. Il 9 febbraio scorso è giunta la proposta da parte della segreteria del Comune per la prosecuzione della nostra attività su questo campo. Una proposta che oggi crediamo sia giunta dal responsabile dell’ufficio, visto che il sindaco ha risposto che lui è il nostro unico interlocutore».

Il Cigliano Calcio rifiuto l'accordo del Comune

«Ma andiamo con ordine a raccontare i fatti. Noi giochiamo in questo impianto già dal 2020 e fino al 1 luglio 2021 l’abbiamo potuto fare solamente grazie alla società degli Orizzonti United che, attraverso il suo presidente Luca Pissardo, ci hanno lasciato la possibilità di fare attività. Ma era dal 2019 che più volte noi ci siamo premurati di ricordare che al 30 giugno 2021 scadeva la convenzione con gli Orizzonti United, e dunque di cominciare per tempo a fare le varie pratiche per sapere qual’era la strada per avere in gestione l’impianto. Ma non è stato fatto nulla e siamo arrivati alla fine del mese di giugno scorso senza che l’Amministrazione avesse preso provvedimenti. A quel punto il Comune ha chiesto a Pissardo di accettare una proroga fino al 31 dicembre 2021 e così è stato, e noi abbiamo potuto continuare a giocare. Ma al 31 dicembre il Comune non aveva trovato soluzione alcuna e questa volta Pissardo non ha accettato la proroga. Noi abbiamo continuato l’attività, ma con il nulla in mano. E arriviamo al 20 gennaio quando l’ingegner Alessandro Cetani (responsabile dell’ufficio comunale) ci ha intimato di togliere tutto nel locale bar entro il 29 gennaio. Dal Comune hanno posto i sigilli sia al locale biglietteria che al bar perché secondo loro il fatto di avere un bar fa si che l’impianto diventi un servizio economico. Noi ci siamo documentati, ci sono sentenze del Consiglio di Stato che si esprimono in maniera differente, il locale bar non sopperisce certo alle spese di gestione di questo impianto».
«Loro avrebbero potuto fare una gestione diretta con l’Asd Cigliano Calcio per l’impianto ma è una volontà politica - continua Testore - Nei paesi del circondario questi problemi non ci sono, le gestioni sono sempre state affidate alle società del paese. In tutti questi impianti c’è il baretto, che è solo un locale di ristoro per prendere un caffè per gli spettatori. Non parliamo della biglietteria: chiuderlo, è un atto che non sta né in cielo né in terra. Molto spesso fanno pagare anche per il settore giovanile, noi solo per la Prima Squadra. Siamo rimasti basiti dei sigilli, come se fossimo un locale malavitoso».
«Loro ci hanno fatto una proposta dove illustrano ciò che pagano come Comune e in cambio vorrebbero tutta una serie di interventi di manutenzioni ma fino ad oggi noi abbiamo sempre fatto, ma loro sono andati oltre con lavori che non devono essere a nostro carico - conclude Testore - L’impianto inoltre ha molte cose che non vanno bene, dunque per accettare questa proposta dovrebbero prima fare una serie di lavori. E dunque, come direttivo abbiamo proprio risposto di fare una serie di interventi e poi dopo ci siederemo ad un tavolo per capire cosa possiamo fare noi che siamo un’associazione di volontariato. Noi comunque per loro siamo ospiti. Nel documento, inoltre, hanno previsto che il costo dell’utilizzo dell’impianto a 50 euro all’ora quando la palestra costa 2 euro l’ora, perché figli e figliastri con le società del loro paese? Ma poi ci chiedono di fare il servizio di portinariato per 8 ore al giorno per sette giorni e tutto questo fino al 31 dicembre 2022, cioè nuovamente a metà stagione. Non hanno mirato il problema di una società sportiva dopo aver promesso mari e monti, a parole. Noi non abbiamo condiviso questa proposta: abbiamo chiesto di terminare la stagione perché non possiamo dire ai 120 atleti (di cui 80 bambini) che è finito tutto. Siamo pronti a sederci al tavolo con l’Amministrazione comunale, non con i tecnici, a discutere e trovare risposte. Noi ad oggi siamo ulteriormente abusivi sull’impianto ma andiamo avanti perché dobbiamo dare conto alle famiglie, a chi ha creduto in questo progetto. Non possiamo rinunciare alla gioia di vedere i bambini con i colori di Cigliano si allenano e si divertono per delle scelte assurde».

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