CRESCENTINO

Carnevale a pagamento, il caso del ticket per i residenti

L'intervento dell'ex assessore Arlotta

Carnevale a pagamento, il caso del ticket per i residenti
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Carnevale a pagamento a Crescentino: è scoppiata la polemica. Ad intervenire anche l'ex assessore alla cultura Giuseppe Arlotta.

Carnevale a pagamento, l'intervento di Arlotta

L'ex assessore alla cultura Giuseppe Arlotta commenta così la scelta:

Caro Vittorio, scusa l’ennesimo “disturbo”, ma consentimi di esprimere la mia opinione in merito alle manifestazioni carnevalizie che la nostra Crescentino si appresta a celebrare – nei tempi della mia gioventù, durante il periodo di carnevale, andavano di moda le fialette puzzolenti che lasciavano un orribile odore di uova marce (una volta hanno sospeso l’intera mia classe perchè nessuno ha voluto dire il nome del compagno che aveva fatto lo scherzo – la famosa “omertà siciliana”), le caramelle al sapore di aglio oppure la polverina urticante così come l’anello e gli occhiali che spruzzavano acqua, potrei citarne altri cento, ma preferisco soffermarmi sul TUO SCHERZO DI CARNEVALE, quello di far pagare l’ingresso per accedere alla sfilata del 12 febbraio – indubbiamente un evento che da lustro alla città e favorisce entrate per talune attività commerciali locali – non sto qui ad entrare nel merito di fondi destinati in un recente passato per altre tipologie di manifestazioni o iniziative (della fuffa magari scriverò in seguito), ma considerato che le notizie che si attingono dal web e dai periodici locali non sono molte, e che nel gruppo facebook “sei fazioso se” non c’è alcun accenno all’imminente manifestazione (cestinano i post scomodi?), gradirei da cittadino comune qualche chiarimento sulla discriminazione che si paleserà proprio il 12 febbraio tra gli stessi crescentinesi – sai, amico mio, a detta di taluni tuoi supporters (anonimi naturalmente, come onor di sinistra impone), ho difficoltà ad esprimermi in italiano corretto ed allora cercherò di spiegarmi meglio ed in maniera semplice ponendo dei quesiti : 1) se per esempio, abitassi in via Roma, che rientra nell’ambito del circuito cittadino in cui avverrà la sfilata, c’è qualcuno che potrebbe impedirmi di scendere per strada durante la sfilata stessa anche se non ho pagato il famigerato ticket? 2) Ed invece, se abitassi in Viale Po (quello della cementificazione indiscriminata attuata da te e la tua amministrazione), oppure in via Marco Polo od ancora in una delle tante frazioni rientrando così nella categoria dei diversamente crescentinesi dovrei pagare il balzello che invece altri possono eledure favoriti dalla residenza nel centro cittadino? 3) Hai un progetto di triplo/quadruplo di transennamento che consente un controllo e scrematura di chi si avvicina alla città in auto o a piedi? 4) per la caccia ai “portoghesi” oltrechè dei soliti fiancheggiatori, chiederai l’aiuto anche alle forze dell’ordine? 5) E se per esempio ci fosse una delle nostre farmacie aperta ed io ne avessi bisogno urgentemente devo pagare ugualmente l’accesso oppure basta dire “vado in farmacia”? - si sa, i tempi cambiano e ci si adegua e tu, spirito progressista, magari incentivato da qualche vicino consigliore hai ben pensato che essendo Sindaco di tutti i cittadini e non avendo tempo di farlo singolarmente con ognuno, di fare uno scherzo unico a tutti i crescentinesi , e quale miglior modo se non IL TICKET - una maniera simpatica per chi lo scherzo fa, ma urticante per chi lo riceve, che magari non avrà il sapore d’aglio delle sopracitate caramelle, ma comunque lascia l’amaro in bocca a molti. Se fossi al tuo posto, farei un video in diretta, chiamerei i giornalisti delle testate locali ed anticipando il tutto con una fragorosa risata comunicherei che trattavasi realmente di uno SCHERZO e che lo stesso è PERFETTAMENTE RIUSCITO - nel caso ciò non accadesse, permettimi l’ultima domanda: Il prossimo anno, due mesi prima della scadenza elettorale comunale, farai ancora pagare il biglietto d’ingresso?

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