CRESCENTINO

Carnevale a pagamento, scoppia la polemica

Carmine Speranza contro la chiusura del centro nel giorno della sfilata

Carnevale a pagamento, scoppia la polemica
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Il Carnevale 2023 sarà il primo a pagamento, rispetto al passato quando c’era una cassetta per le offerte ad ogni ingresso della sfilata a Crescentino.

Carnevale a pagamento, scoppia la polemica

Una scelta che più volte il presidente dell’associazione «I Birichin» ha motivato, anche durante la presentazione della nuova Regina Papetta Rosa Lavinia Gallo e il Conte Tizzoni Stefano Ottaviano nel giorno dell’Epifania al teatro «Cinico Angelini».
Ma la scelta del sodalizio guidato da Andrea Bazzano non è condivisa dall’ex vicesindaco, oggi consigliere di minoranza, Carmine Speranza. E proprio lui che, a meno di un mese dalla manifestazione spiega: «Ho appreso con disappunto che il centro di Crescentino verrà chiuso e l’acceso reso a pagamento durante la sfilata dei carri di Carnevale.
Premetto che sono pienamente favorevole alla manifestazione e ringrazio fin da ora chi si prende l’onere dell’organizzazione, ma non ritengo giusto che si debba proibire l’ingresso se non dietro il pagamento di una somma di denaro. Il centro cittadino è di tutti. Anche di chi si reca a prendere un caffè al bar, a trovare amici e parenti. Ma anche di chi vuole farsi un semplice giro per il paese».
«Dunque ho chiesto al sindaco con una lettera, che ho inviato anche al segretario comunale - continua il consigliere - di non autorizzare la chiusura a fronte del pagamento di somme di denaro. Non siamo certamente ad Ivrea, a Viareggio e nemmeno a Chivasso. E comunque sono contrario anche in questi Comuni, non sono favorevole al fatto che le persone debbano pagare per assistere alla sfilata dei carri allegorici. Un conto è chiudere una piazza, un conto è chiudere un centro cittadino. Troppe persone mi hanno contattato chiedendomi di farmi carico di questa questione e io, come loro rappresentante, lo faccio. Inoltre, con questa mia lettera, ho chiesto al sindaco di discuterne nel prossimo Consiglio comunale».

L’intervento del sindaco

«L’Amministrazione comunale non entra nel merito delle scelte delle associazioni, dunque nemmeno in quelle de I Birichin. - spiega il sindaco Vittorio Ferrero – Non commentiamo la scelta di far pagare il biglietto del Carnevale come non lo facciamo, ad esempio, sul costo del ticket di uno spettacolo o di un’attività al Teatro o il costo della cena o della sedia per lo spettacolo musicale del Praiet.
Come amministrazione però ci rendiamo conto che I Birichin hanno necessità di avere un’entrata strutturale per organizzare il Carnevale. Occorre ricordare che l’ingresso è stato sempre ad offerta libera, dunque già il pubblico “pagava” una somma.
Oggi bisogna tenere in considerazione che, rispetto a tre anni fa, sono cambiate tante cose, i costi sono tanti come le difficoltà della ripartenza. L’associazione chiede 5 euro (dai 12 anni in su) per assistere ad un pomeriggio di spettacolo con carri, majorette, gruppi musicali e altro. Credo che andrebbero incoraggiati e anche ringraziati perché dopo tre anni ci sono ancora, lavorano per mantenere le nostre tradizioni. Del Carnevale ne beneficiano tutti, anche le nostre attività commerciali. Io capisco la polemica del consigliere Carmine Speranza però dire di no a questa associazione, sarebbe un ricatto. D’altronde il nostro è un carnevale annoverato tra i principali del Piemonte, dunque non deve esser sminuito come ha fatto Speranza.
Quello che questa associazione organizza per la città non può esser a titolo gratuito. Noi come Comune, come ogni anno, concediamo un contributo di 6 mila euro diretto all’associazione oltre alla pulizia prima e dopo, al materiale come le transenne e la presenza della polizia locale.
E’ una polemica poco edificante, basata su un’argomentazione un po’ inutile. Capisco che sia in campagna elettorale e che ogni tombino con un buco sia un modo per aver risalto, ma venga in Consiglio. Ecco: presenti questa sua richiesta in maniera corretta, chieda al Consiglio di schierarsi contro la concessione del centro all’associazione del Carnevale.
Se poi è solo un modo per attaccare me, il sindaco: allora lasci fuori il Carnevale che porta benefici, ma utilizzi altri argomenti».

I Birichin illustra la scelta

«Il Carnevale Storico Crescentinese non è mai stato gratuito - ha esordito il presidente de I Birichin, Andrea Bazzano. - I crescentinesi che dagli Anni ’80 partecipano attivamente alla vita sociale della città sanno benissimo che un tempo, per partecipare alla manifestazione carnevalesca, si pagava almeno tre volte: la prima quando i volontari dell’allora Comitato Festeggiamenti nei giorni precedenti la sfilata si recavano di casa in casa, in tutto il territorio comunale, a raccogliere offerte per il Carnevale, la seconda e la terza volta quando le stesse persone accedevano al circuito dei corsi mascherati della domenica e del martedì grasso che è sempre stato transennato e regolato da un ingresso ad offerta. Poi ancora, a parte, si pagava un biglietto di ingresso per partecipare alle serate danzanti sotto al tendone ed un altro biglietto d’ingresso anche per partecipare al ballo dei bambini. Oggi la precedente formula suddivisa in più momenti è stata sostituita e raggruppata in un unico biglietto di ingresso di 5 euro a persona, gratis per i bambini sino ai 12 anni di età e per i disabili, che verrà richiesto a quelle stesse persone a cui in passato venivano chieste donazioni al proprio domicilio e all’ingresso delle sfilate. Nella sostanza, per chi vorrà venire a vedere i carri allegorici, cambierà poco o nulla dal punto di vista dell’esborso personale di denaro mentre per noi organizzatori il biglietto darà la possibilità di avere un’entrata strutturale necessaria per mantenere in vita la manifestazione più antica della città. I costi per la realizzazione di una manifestazione come il Carnevale Storico Crescentinese sono aumentati in questi ultimi anni in maniera esponenziale e, oltre al contributo degli enti locali e degli sponsor, a cui va il nostro ringraziamento per essere stati presenti anche quest’anno, è indispensabile che ci sia un piccolo aiuto da parte di tutti per continuare a vivere la nostra amata manifestazione così come l’abbiamo conosciuta e come ci è stata tramandata».

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