birichin al lavoro

Carnevale Storico Crescentinese, si parte all'Epifania

C'è grande attesa in città

Carnevale Storico Crescentinese, si parte all'Epifania
Pubblicato:

Si scaldano i motori in vista dell’edizione 2024 del Carnevale Storico Crescentinese. Gli sguardi sono tutti rivolti al 6 gennaio quando per le 17 è prevista l’uscita dei Pifferi e Tamburi di Baio Dora lungo le vie del centro storico per annunciare ai crescentinesi che una nuova edizione del carnevale sta iniziando.

Carnevale Storico Crescentinese, si parte all'Epifania

Si scaldano i motori in vista dell’edizione 2024 del Carnevale Storico Crescentinese. Gli sguardi sono tutti rivolti al 6 gennaio quando per le 17 è prevista l’uscita dei Pifferi e Tamburi di Baio Dora lungo le vie del centro storico per annunciare ai crescentinesi che una nuova edizione del carnevale sta iniziando. Le immancabili diane saranno come sempre il preludio alla presentazione di coloro che interpreteranno Regina Papetta e Conte Tizzoni per il nuovo anno.

La leggenda

Una tradizione lunga cinque secoli quella del Carnevale Storico Crescentinese di cui si parla nei preziosi documenti conservati all’Archivio Storico comunale a partire dal 1529. In quell’anno, un signorotto locale, tal Riccardo IV Tizzoni, che da tempo vessava la popolazione con soprusi ed angherie, oltre a nuovi pesanti balzelli, quali la tassa della molitura del grano, la tassa sul sale e la tassa sul transito nelle sue borgate, impose lo "ius primae noctis", ovvero il diritto della prima notte, elargito agli antenati della Casata dal Serenissimo Imperatore Federico I° di Svevia, detto il Barbarossa, in premio dell'eroismo e coraggio dei Marchesi Tizzoni nella difesa dell’Impero. In base a questo editto, tutte le giovani spose venivano scortate dalle guardie al castello dove erano costrette a trascorrere insieme al Tiranno le ore immediatamente seguenti il matrimonio. Secondo la leggenda, nella notte tra il 14 e 15 febbraio 1529, intanto che il Paese, immerso nel sonno, attendeva di festeggiare gli ultimi giorni di carnevale, la figlia del mugnaio del Mulino Stella, fresca sposa che si trovava a Palazzo, tagliò la testa al Tiranno proprio mentre il popolo iniziava la rivolta richiamato dal suono della campana della torre civica. La giovane sposa venne, quindi, assurta a simbolo di Crescentino col titolo di Regina Papetta. Secondo gli studiosi locali il nome di Papetta le fu attribuito desumendolo dal frutto del mais da cui si ricava la farina per cucinare la polenta.

I Birichin sveleranno i volti dei personaggi 2024

La Pifferata, a cui oltre ai Birichin parteciperanno la corte uscente, i componenti della Magnifica Confraternita delle Regine Papetta e dei Conti Tizzoni, i rappresentanti delle varie compagnie dei carri allegorici che sfileranno al corso mascherato in programma il 4 febbraio e tutto il popolo del carnevale, terminerà al Teatro Comunale “Cinico Angelini” dove, alle 18, verranno presentati i personaggi del Carnevale Storico Crescentinese 2024.

Durante l’appuntamento verrà anche svelato il manifesto d’autore e sarà consegnata la benemerenza di Ambasciatore del Carnevale che viene riconosciuta annualmente ad un crescentinese che negli anni si sia impegnato per dare lustro alla storica manifestazione.

Un assaggio della fagiolata

Al termine della presentazione, gli “Amici della Fagiolata” prepareranno un piccolo assaggio della storica fagiolata benefica in calendario domenica 11 febbraio alle 10.30 in piazza Garibaldi.

Seguici sui nostri canali