guerra alle auto

Caro carburanti e blocco dei mezzi a gasolio Euro 5

Una situazione molto difficile

Caro carburanti e blocco dei mezzi a gasolio Euro 5
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In attesa che, come sostengono alcuni analisti, il gasolio raggiunga i tre euro al litro, gli automobilisti chivassesi si preparano ad affrontare un autunno che si annuncia decisamente rovente su più fronti.

Guerra alle auto

Da una parte la nota corsa dei prezzi dei carburanti, dall’altra il blocco dei veicoli diesel Euro 5 (con due anni di anticipo) a partire dal prossimo 15 settembre, come annunciato dall’assessore Matteo Marnati al grido de «Ce lo chiede l’Europa». Provvedimento che riguarderà ovviamente anche i mezzi a gasolio con omologazione inferiore, quelli a benzina fino ad Euro 2 e i gpl/metano Euro 1. In tutto il territorio piemontese si parla di oltre 600 mila mezzi, che resteranno in garage dal lunedì al venerdì o addirittura per tutta la settimana.

Blocco diesel Euro 5

«L’Italia - ha dichiarato Marnati - è stata condannata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea dopo la procedura di infrazione aperta dalla Commissione per il periodo 2010-2018. Per questo è stato chiesto alle regioni del bacino padano di anticipare di due anni le misure che erano già state previste per il 2025 e noi ci siamo attivati per rispettare la prescrizione dell’Europa prevedendo il blocco dei motori diesel Euro 5 dal prossimo 15 settembre.
Le misure non riguardano solo le auto, di recente è stato approvato anche il piano di riduzione dell’ammoniaca in agricoltura, che è fonte di Pm 10 secondario, al fine di impedire l’evaporazione dei liquami. Sono misure necessarie per garantire la qualità dell’aria e la salute che è un bene assoluto su cui l’attenzione della Regione è massima. I dati dimostrano che il lavoro che stiamo facendo dà risultati: a parità di condizioni siccitose, nei primi 5 mesi 2023 le giornate di sforamento del Pm10 sono state meno rispetto al 2022.
Siamo consapevoli dello sforzo che viene chiesto ai cittadini e proprio per questo abbiamo quasi triplicato le risorse destinate alla lotta allo smog nella nostra nuova programmazione di fondi europei, abbiamo già varato bonus per gli abbonamenti ai mezzi pubblici e ad altri stiamo lavorando. Abbiamo anche dato fondi per la costruzione di ciclabili e continuiamo il sostegno economico per il cambio delle caldaie inquinanti e la rottamazione delle stufe a biomassa, oltre a sistemi come il Move-in per il monitoraggio dei veicoli più inquinanti e le risorse ai Comuni per le telecamere e il potenziamento dei vigili per controlli. Quest’anno la Regione ha scelto di investire 470 milioni di euro sulle misure per i trasporti, l’efficientamento energetico, le green community, l’idrogeno e per la prossima stagione stiamo concordando con il ministero dell'ambiente nuovi incentivi che presenteremo a settembre, proprio per aiutare le famiglie prima della partenza delle nuove restrizioni chieste dall’Europa».
Nel mezzo, ma a quanto pare quasi nessun politico sembra accorgersene, famiglie stritolate dall’inflazione e dalla perdita del potere d’acquisto, che iniziano a dover fare i conti anche sul «come» e «quando» utilizzare l’auto (intanto stanno schizzando alle stelle anche i prezzi dei mezzi pubblici) e che non possono certo permettersi di rottamare (o svendere) vetture diesel o benzina acquistate o immatricolate anche dal 2011 al 2015, non certo ferri vecchi tenuti insieme con il nastro adesivo.

Le critiche del PD

Voce critica quella di Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio Regionale in quota Pd e candidando in pectore del centro sinistra contro il governatore Alberto Cirio o chi per lui: «È trascorso oltre un mese e mezzo - ha dichiarato - da quando il Presidente Cirio annunciava urbi et orbi il nuovo “Bonus” per sostenere l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale. Da allora del Bonus non si è avuta notizia alcuna. Così come non si è avuta notizia alcuna dei fondi destinati a incentivare la rottamazione e sostituzione dei veicoli più vecchi.
In compenso è arrivata la notizia del “blocco” dal 15 settembre (e fino al 15 aprile) anche per gli Euro 5 diesel. Una misura annunciata e spiegata dall’assessore Matteo Marnati. Evidentemente Cirio preferisce rimanere silenzioso quando si tratta di dare “buone notizie” come quelle relative al divieto di circolazione.
Riassumendo: prima la Regione taglia sul trasporto pubblico locale 10 milioni di euro solo sul 2023, nonostante l’inflazione abbia comportato costi maggiori per 28 milioni di euro; poi la Regione accumula debiti nei confronti delle aziende, non trasferendo i fondi dovuti negli ultimi anni; quindi la Regione delibera la facoltà per le aziende di aumentare le tariffe per far fronte ai propri tagli e ritardi, e così la maggior parte delle aziende piemontesi negli ultimi mesi ha introdotto rincari su biglietti e abbonamenti; poi Cirio annuncia il Bonus abbonamenti (con fondi anticipati dalle aziende e solo dopo rimborsate dalla Regione); infine il Bonus abbonamenti scompare insieme agli incentivi per la rottamazione/sostituzione con buona pace sia per il settore dell’automotive sia per le famiglie che vorrebbero poter cambiare l’auto e che non potranno neppure contare sullo sconto per prendere i bus.
Ancora una volta le promesse da “Conte Mascetti” del Presidente Cirio si rivelano per quello che sono, bolle di sapone, senza neppure avere il coraggio di spiegare le decisioni più sgradite ai piemontesi».
Unica soluzione, a meno di non restare a piedi o di prestare la massima attenzione a non oltrepassare i varchi, è quella di installare sul proprio veicolo un dispositivo Move-In, che a seconda della classe di omologazione consente un tot di chilometri annui da tenere sotto controllo con una App. Peccato che, al momento di andare in stampa, nessuna delle quattro aziende indicate come «Operatori accreditati per il Piemonte» abbia installatori autorizzati in città...

Il caro carburanti

Tornando ai carburanti, l’aumento dei prezzi potrebbe essere anche legato al taglio alla produzione di petrolio da parte di Arabia Saudita e Opec, deciso «forse» (e ripetiamo, «forse») per dare un segnale all’Europa in cui avanzano le politiche che spingono all’abbandono dei combustibili fossili (l’unico prodotto in grado - al momento - di portare miliardi nelle loro casse) spostando il mercato verso una mobilità «green».

Caccia ai furbetti

E come se non bastassero gli aumenti, gli automobilisti chivassesi devono anche aver a che fare con i «furbetti» come quelli stanati dalla Guardia di Finanza.
Nei giorni scorsi, infatti, le Fiamme Gialle hanno intensificato, in concomitanza dell'incremento dell'utenza stradale legata all'esodo estivo, gli interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti a tutela dei cittadini.
Per quanto riguarda l'area Piemontese, nei primi 15 giorni di agosto, sono stati effettuati una sessantina di controlli (una ventina presso distributori autostradali) riscontrando violazioni nel 27% dei controlli complessivi. Nella provincia di Torino sono state riscontrate 14 violazioni che hanno riguardato la mancata corrispondenza con i prezzi della pompa, la non idonea visibilità dei prezzi, la mancata indicazione del prezzo medio, il prezzo effettivamente praticato più alto di quello comunicato e l'omessa comunicazione, da parte degli operatori del settore, dei prezzi praticati (mediante apposito portale «osservaprezzi carburanti»). Per quest'ultima violazione, in un distributore della regione, sono state contestate sei omesse comunicazioni.
Dal punto di vista statistico, la situazione nel chivassese è drammatica, dato che su quattro stazioni di servizio controllate due (il 50%) sono risultate irregolari.
L'intensificazione dei controlli rientra in un piano d'azione che proseguirà nei prossimi mesi ed è finalizzato a verificare il rispetto dei presidi normativamente previsti e recentemente implementati.

«Tesla Supercharger»

Intanto, come nota di colore, Chivasso si prepara ad ospitare il primo «Tesla Supercharger» del territorio, una rete di stazioni di ricarica rapida in corrente continua a 480 V costruita dalla Tesla ad uso esclusivo delle proprie auto elettriche. Sarà realizzato in area Bennet, e dal Comune è già arrivato il permesso a costruire.

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