SALUGGIA

Caro nido, il sindaco non assorbe l’aumento

Le nuove tariffe non verranno modificate

Caro nido, il sindaco non assorbe l’aumento
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Da settembre le rette dell’asilo nido Arcobaleno di Saluggia saranno più care per tutti i genitori.

Caro nido

Da settembre le rette dell’asilo nido Arcobaleno di Saluggia saranno più care per tutti i genitori. Tutti infatti, sia coloro che sono nella fascia più bassa che coloro che sono in quella più alta, così come per chi opta per il part time, vedranno lievitare la somma da corrispondere alla cooperativa di 50 euro. Un aumento, come hanno spiegato i genitori durante l’incontro con il primo cittadino Libero Farinelli, di cui sono venuti a conoscenza attraverso un messaggio WhatsApp dall’insegnante e non da una comunicazione ufficiale del Comune.

Il caso

Le mamme e i papà presenti all’incontro hanno inoltre segnalato come questo incremento impatti sul bilancio famigliare e hanno chiesto al sindaco se il Comune se ne potesse accollare almeno una parte. I genitori, infatti, hanno ribadito più volte che l’unico servizio che ha visto ritoccare le tariffe è stato il nido, cosa che non ritenevano corretta. C’è chi tra loro, infatti, ha sottolineato come altre famiglie vengano aiutate attraverso i buoni spesa (c’è chi addirittura ha sostenuto che ci siano persone che li abbiano avuti ma che non erano in situazioni di vero di disagio).

Il sindaco non assorbe l’aumento

Ma il sindaco, convinto della sua scelta, ha spiegato che «l’incremento di 50 euro è solamente il 30% dell’aumento totale mensile delle rette, e che il 70% lo copre già il Comune. Inoltre, sempre il bilancio comunale copre le spese di manutenzione dell’immobile di nostra proprietà come il servizio di refezione scolastica. Tutti costi che non vengono mai comunicati ma che ricadono sul nostro bilancio. Tra le proposte che posso farvi è scorporare i costi della mensa, perciò ripristinare il costo del buono. Oppure potrei proporvi di rivedere la fasce Isee, di aggiungere magari uno scaglione in più.
Voglio inoltre precisare che questo non è un servizio a domanda individuale, il Comune non ha nessun introito tant’è che il servizio viene pagato alla cooperativa che emette regolare fattura».

Inoltre, il sindaco ha sottolineato che i genitori hanno diritto, e tutti hanno confermato di riceverlo, al Bonus Nido dell’Inps.

Tra le comunicazioni date da Farinelli, poi quello del bando: «E’ in corso l’appalto. Ci sono delle offerte anomale dunque ci sono dei controlli in corso, non possiamo permetterci di ridurre la qualità del servizio».

La riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Il sindaco resta fermo nella decisione di accollarsi altri costi, dunque le famiglie sono costrette a pagare ogni mese una retta più alta da settembre.

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