Casa di Comunità, l’Amministrazione mette sul tavolo 760 mila euro
Pubblicato il progetto definitivo della struttura di via Marconi: i lavori potrebbero partire entro l’estate
«Taglia di qui, taglia di lì», alla fine la nuova «Casa della Comunità» di via Marconi, a Chivasso, avrà più l’aspetto di un deposito di granaglie che di un piccolo ospedale.
Casa di Comunità, l’Amministrazione investe 760 mila euro
Il progetto definitivo è disponibile da qualche giorno sul sito del Comune di Chivasso, ed è innegabile che l’aspetto estetico non abbia preoccupato più di tanto progettisti e committenti.
Martedì 16 aprile, presso gli uffici dell’AslTo4 di via Po, si è riunito il tavolo di lavoro distrettuale per l’attuazione del PNRR alla presenza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil (anche pensionati), dei sindaci di Chivasso e San Mauro Claudio Castello e Giulia Guazzora, dei referenti del CISS e del CISA e dei tecnici dell’Asl.
Per quanto riguarda le Case di Comunità di Chivasso e San Mauro, la fase progettuale è stata completata e si è in attesa della validazione a cui seguirà il contratto esecutivo con l’impresa che si è aggiudicata i lavori: se tutto andrà bene, il cantiere potrebbe partire nel mese di giugno.
Nello specifico, la struttura di Chivasso sarà dotata di 13 locali adibiti ad ambulatori, un Punto Unico di Accesso, una guardia medica e un centro prelievi.
Il PUA (fortemente richiesto dai sindacati) è un modello organizzativo finalizzato al benessere dell’individuo: «L’obiettivo è semplificare il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione con un approccio multi professionale. Convergendovi diverse professionalità, diventa un luogo di accoglienza sociale e sociosanitaria per il cittadino che ha dei problemi di salute, sociali, fragilità, povertà e tante altre cose. Il PUA deve garantire al cittadino l’accoglienza, l’ascolto, la valutazione del bisogno da qualunque parte provenga, deve informarlo e orientarlo per un esito dei percorsi di cura e di accesso che oggi sono complessi e critici».
Le difficoltà
Il problema, però, resta sempre quello del personale che dovrà far funzionare la struttura, dato che sempre più medici scelgono il privato o non partecipano nemmeno ai concorsi banditi dalle Asl. La «paura», infatti, ribadita più volte anche dall’assessore regionale Luigi Genesio Icardi, è che le «Case di Comunità» o «della Salute» restino delle scatole vuote, che per funzionare dovranno necessariamente essere affidate ai privati.
Il termine dei lavori è tassativo, giugno 2026, e il Comune di Chivasso ha confermato la volontà di continuare ad investire nella Sanità Pubblica, anche con notevoli sforzi economici. Palazzo Santa Chiara, infatti, come dichiarato dal sindaco Castello durante l’incontro, ha destinato ben 760 mila euro alla realizzazione della Casa di Comunità.
Ultimo passaggio quello sulle Centrali Operative Territoriali (COT), strutture che svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.
Quella di Chivasso sarà inaugurata, salvo intoppi, nel mese di giugno.