Casa di Comunità, si va verso la firma del protocollo
Soddisfatto il sindaco Andrea Gavazza e il consigliere regionale Gianluca Gavazza
Chi pensava che fosse una delle classiche promesse di qualche politico solo per racimolare dei voti, rimarrà deluso. La Casa di Comunità di Cavagnolo, infatti, diventerà realtà tant’è che lo scorso 6 novembre la Regione Piemonte ha approvato e dato mandato di sottoscrivere il Protocollo di Intesa tra la Regione stessa, l’azienda sanitaria locale AslTo4 e il Comune di Cavagnolo. E ci sono anche i fondi perché l’intera opera ha in previsione un finanziamento (già definito con il Ministero) di 3.200.000 euro, di cui 3.040.000 in quota statale e 160 mila euro dalla Regione.
Casa di Comunità, si va verso la firma del protocollo
Ma entriamo nello specifico di quel protocollo.
Nel documento si legge chiaramente che la Casa di Comunità sarà realizzata in un edificio già esistente di 2 piani e l’aggiunta di un nuovo fabbricato di 2 piani, naturalmente collegati, per un totale 780 metri quadrati. Il polo sanitario sorgerà in via Cristoforo Colombo 255, nell’ex stabilimento Rocca.
Nel documento vengono indicati anche quali saranno i locali previsti nei due stabili: «Al piano terra l’ingresso principale, il Punto Unico di Accesso con la rispettiva area di attesa, i box dei prelievi, un wc per il pubblico, l’assistenza infermieristica e la segreteria. Nella parte nuova, tre ambulatori, un secondo wc per il pubblico comprensivo di servizio per disabile, gli spogliatoi per il personale ed un secondo vano scala con ascensore. Al primo piano si prevedono, nella parte esistente, 6 ambulatori, l’attesa degli ambulatori, un deposito sporco, un deposito pulito ed un wc per il pubblico mentre nella parte nuova altri 5 ambulatori ed un secondo wc comprensivo per il pubblico comprensivo di servizio per disabile. Nel terreno di pertinenza sono inoltre previsti 15 posti auto e la sistemazione a verde».
Ma in questo importante progetto, cosa dovrà fare il Comune del sindaco Andrea Gavazza? Il protocollo precisa: «Dovrà concedere la deroga o esprimere il proprio parere favorevole nell’ambito della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto invariante al PRG stante la non conformità dell’intervento da realizzarsi con lo strumento edilizio e urbanistico comunale vigente; concedere all’Asl To4 il comodato d’uso gratuito per 30 anni dei locali nonché mettere a disposizione dell’azienda sanitaria fabbricati e terreni. Oltre a ciò si devono attivare tutte le azioni necessarie a favorire la massima accessibilità pedonale e ciclabile, nonché il collegamento alla casa di comunità sia con trasporto pubblico che privato» si legge ancora nel documento.
Regione e Comuni uniti
Un commento su questo ulteriore passo avanti arriva dal consigliere leghista della Regione Piemonte Gianluca Gavazza: «All’interno della mia maggioranza ho voluto fortemente la realizzazione di questa Casa di Comunità che andrà a servire sì i Comuni del Monferrato Torinese, ma anche realtà marginali dell’Alessandrino e dell’Astigiano che meritano questo genere di assistenza sanitaria. E’ per me una grande soddisfazione poter garantire una struttura di questo genere a delle realtà minori. Abbiamo lavorato tanto con l’assessore alla sanità Luigi Icardi, cercato di finanziare l’opera con fondi propri e ci siamo riusciti. Ripeto, sono fiero che la popolazione di questa parte di Monferrato possa godere di questo genere di servizi».
Gavazza inoltre è fiero che l’iter sia già ad un passo dalla firma del protocollo perché questo dà la sicurezza che l’opera verrà realizzata e non resterà solo un bel progetto nel cassetto.
Ne è fiero anche il sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza che contattato spiega: «Massima soddisfazione, siamo tra i primi Comuni in Piemonte ad aver definito l’accordo con la Regione per l’utilizzo delle risorse ex articolo 20. Con questo protocollo d’intesa si mettono nero su bianco tempi e modalità per la realizzazione della Casa di Comunità di Cavagnolo, ma soprattutto si prevede un finanziamento superiore ai 3 milioni di euro interamente a carico dello Stato e della Regione. Il Comune metterà a disposizione gli immobili e i terreni dove sorgerà la struttura e definirà gli aspetti urbanistici. Ringrazio sin d’ora i funzionari della Direzione regionale Sanità - Settore Politiche investimenti, dell’ASL TO4 e del Comune di Cavagnolo che hanno lavorato al documento, la Giunta regionale nella persona dell’Assessore alla Sanità Luigi Icardi e il Consiglio Regionale con in testa il Consigliere Regionale Gianluca Gavazza, pronti a fare la nostra parte per realizzare un progetto davvero strategico che migliorerà decisamente l’offerta di servizi sanitari di prossimità per i cittadini di Cavagnolo e della Collina».
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