SALUGGIA

Casa Gallo adesso è vincolata

E’ stata dichiarata di interesse artistico e storico da parte della Commissione regionale per il patrimonio culturale

Casa Gallo adesso è vincolata
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Colpo di scena sul progetto del polmone verde che l’Amministrazione Barberis prima, e quella del sindaco Libero Farinelli ora ha intenzione di realizzare nell’area da tutti conosciuta come Gallo Pedrantoni. E’ notizia proprio di questi giorni dell’arrivo del parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. Un parere che spiazza un po’ l’Amministrazione comunale che ora si trova a fare delle valutazioni.

Casa Gallo adesso è vincolata

Colpo di scena sul progetto del polmone verde che l’Amministrazione Barberis prima, e quella del sindaco Libero Farinelli ora ha intenzione di realizzare nell’area da tutti conosciuta come Gallo Pedrantoni. E’ notizia proprio di questi giorni dell’arrivo del parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. Un parere che spiazza un po’ l’Amministrazione comunale che ora si trova a fare delle valutazioni.
Ma cosa ha scritto la Soprintendenza? Le sue parole sono chiare, non lasciano spazio ad interpretazione alcuna. A leggere quanto comunicato al Comune, è lo stesso primo cittadino: «Si notifica ai sensi dell'articolo 15 comma 1 del decreto legislativo del 22 gennaio 2004 numero 42 recante “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, di seguito Codice dei Beni Culturali, il decreto del segretario regionale del Ministero della Cultura per il Piemonte, presidente della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Piemonte 30 aprile 2023 numero 65 con il quale l'immobile in oggetto è stato dichiarato di interesse artistico e storico ai sensi dell'art 10 comma 1 e 12 del Codice dei Beni Culturali». Parole, come detto, che non lasciano alcun dubbio. Per la Soprintendenza quell’immobile che si affaccia su via Lusani è vincolato. Dunque, almeno per il momento non può esser abbattuto come invece aveva previsto l’Amministrazione nel suo progetto. Già perché l’idea era proprio quella di abbattere l’edificio e creare così un collegamento “verde” tra via Lusani e via General Demaria.

Ma ora cosa succederà?

Il sindaco Farinelli non si scoraggia e sta già cercando di capire come procedere con la sua Giunta e gli ufficio comunali competenti.
«Questo certamente comporterà un cambio dei programmi iniziali – ha spiegato Farinelli - Saremo costretti a rivedere il progetto, nel frattempo aspettiamo la conclusione della vertenza al Tar. Vedremo l'esito di questo procedimento. Intanto valuteremo se è opportuno o meno proporre un ricorso a questa dichiarazione che vincola l’immobile».
Occorre infatti ricordare che nel mese del marzo scorso, infatti, l’Amministrazione Farinelli aveva presentato ricorso al Tar contro il Ministero della Cultura perché quest’ultimo si pronunciasse sull’istanza presentata dal Comune proprio relativamente a questo progetto.
«Questa dichiarazione pervenuta ai nostri uffici – continua Farinelli – comporta la revisione dei lavori dell'area del parco che noi comunque prevediamo di terminare per la prossima primavera. Il progetto, infatti, era già suddiviso in due lotti, e quello del parco era il primo. Il secondo, invece, interessava l’immobile che avevamo intenzione di abbattere, appunto, per mettere in comunicazione le due vie.
Ora la Giunta valuterà se ci sono i presupposti per impugnare la decisione. Oggi è prematuro dire con certezza quale sarà l’azione dell’Amministrazione».

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