CRESCENTINO

Case popolari, «Noi abbiamo risolto il pasticcio del Tao»

L’ex assessore Giuseppe Arlotta bacchetta il primo cittadino sulla gestione degli alloggi concessi per le emergenze

Case popolari, «Noi abbiamo risolto il pasticcio del Tao»
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Case popolari e soldi spesi nelle feste: questi sue due argomenti caldi del dibattito politico cittadino. Una questione che tocca nel vivo anche l’ex assessore al sociale dell’Amministrazione Greppi, cioè Giuseppe Arlotta. Lui, a cui nulla sfugge, ha voluto fare il punto sulla situazione.

Case popolari, «Noi abbiamo risolto il pasticcio del Tao»

«Caro Vittorio, come al solito in ritardo, ho letto le dichiarazioni rilasciate in merito all’assegnazione delle case popolari nella nostra ridente(?) cittadina e mi colpisce non poco il tuo approccio con l’argomento con una non veritiera narrazione di comodo atta a sottolineare nel tuo “trasparente spiegone social/amministrativo” le malefatte di chi ti aveva preceduto. Ti cito testualmente: “Quando ci siamo insediati nel giugno 2019 abbiamo trovato una situazione confusa e non ordinata nella gestione dell’assegnazione degli alloggi. La cosa più strana, se così vogliamo definirla, è che per quasi dieci anni non si è mai avviata la corretta procedura di assegnazione”. Ma il massimo lo hai raggiunto quando hai insinuato che l’Amministrazione precedente avrebbe preferito le assegnazioni “ad personam” piuttosto che seguire criteri di trasparenza ed equità. Indubbiamente è curioso che tu inizi ad interessarti al problema ad un anno e mezzo dalla prossima tornata elettorale e che, soprattutto, dedichi oltre la metà dell’intervista rilasciata su un tema così delicato all’operato dell’Amministrazione Greppi, dimenticando, volutamente che prima di te in Comune sono state presenti due amministrazioni diverse una delle quali facente capo al tuo bacino elettorale di sinistra. E’ vero che ti rende onore (e visibilità) il bisogno di regolarizzare la situazione dell’edilizia popolare crescentinese ma è altrettanto vero che, da unico portavoce di una maggioranza muta (se si escludono dalla strategia comunicativa i selfie fatti con il fiorellino che nasce, l’uccellino che cinguetta o il tombino messo a posto) pecchi anche tu di scarsa trasparenza, o meglio di onestà intellettuale dimenticando che solo pochi giorni dopo la tua elezione un periodico locale titolava “Il sindaco Ferrero “dona” una casa ad un senzatetto”. E la trasparenza caro Vittorio? E l’equità? In quell’occasione contestai il temine dono ma non la metodologia utilizzata a conforto di chi abitazione non aveva. Mi chiedo, oggi, in considerazione della tua esperienza da novello sindaco sull’argomento come mai non hai da subito preso in considerazione il ripristino delle procedure “legali”, forse perché ben sapevi (da ex Presidente Cri) quale era la situazione degli alloggi in edilizia popolare nella nostra Crescentino? Nel periodo da te incriminato, amministravo due assessorati, Politiche Sociali e Case Popolari contigui e difficili sicuramente con valenza diversa rispetto a quello alla “Gentilezza” o a quello delle “Piccole Cose”, consentimi quindi di ricordare quello che strategicamente hai dimenticato, ovvero, che nel quinquennio 2014/15 la situazione emergenziale abitativa della nostra città aveva raggiunto massime criticità soprattutto grazie al famigerato condominio TAO che con un contratto capestro costava alle casse comunali 40.000/50.000 euro l’anno e ci sono voluti ben tre anni per liberare quelle case in cui nessuno pagava l’affitto e che avevano avuto assegnazione senza criterio o graduatoria alcuna – una situazione talmente difficile (anche e soprattutto a livello personale) che doveva valutare lo sfratto e subito dopo l’intervento in emergenza su chi ne aveva realmente bisogno - ed in tal senso si è agito fruendo anche dei due alloggi sequestrati alla mafia e dati in gestione al Comune – Spero di essere stato sufficientemente esaustivo e in fin dei conti questo mio operare oltre a sanare situazioni di reale disagio consente,oggi, a te ed alla tua Giunta di poter disporre di quei di quei 40000/50000 euro senza i quali avresti potuto organizzare festeggiamenti per soli 20mila euro. Naturalmente non mi aspetto ringraziamenti ma consentimi una domanda: tu cosa ne pensi del Tao? Nel caso non ci si dovesse sentire, ti faccio sin da adesso i migliori auguri di buone feste natalizie facendo mie le parole di una bella canzone di Lucio Dalla: “E se quest'anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io. L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità”».

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