Il caso

Castelrosso, don Nicolino non c'è più

Per volontà della famiglia la salma è stata traslata nel cimitero di Alice Castello. A lui sarà dedicato il salone dell’Oratorio.

Castelrosso, don Nicolino non c'è più
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Lunedì sera don Davide Smiderle ha riunito la comunità di Castelrosso per la seconda Messa celebrata nei locali dell’oratorio che ormai da mesi è al centro di importanti lavori di ristrutturazione.

Castelrosso, don Nicolino non c'è più

La celebrazione è poi proseguita con la descrizione dell’avanzamento lavori.
«Come già detto in svariate occasioni - ha esordito il parroco - al fianco dell’edificio fisico, ho a cuore che si venga a formare anche il “contenuto” dello stesso. Spero che le persone collaborino ma soprattutto tengo particolarmente che arrivi ad ospitare un vero e proprio progetto educativo: non solo, quindi, un punto di ritrovo per organizzare feste e ospitare compleanni, ma che sia luogo di coinvolgimento dei giovani dedicato a una crescita fondata sui valori evangelici. I progetti e gli obiettivi sono tanti: primo fra tutti tornare a festeggiare San Rocco ad agosto, ma anche ospitare qui parte del centro estivo, compatibilmente con lo stato di avanzamento dei lavori.
Come stabilito insieme all’architetto la struttura vanterà un impianto audio, non avrà pareti mobili ma comunque la possibilità di suddividerlo con divisori rimovibili, avrà split per l’aria fredda e calda e un’importante area esterna con un campo da calcetto e da tennis circondati da una pista di atletica, campi da pallavolo, basket e padel.
Secondo quanto stabilito con la Curia il nuovo oratorio dovrà essere autogestito e non pesare sulla cassa parrocchiale. I fondi per procedere in questa opera così importante per i castelrossesi sono stati presi dal fondo lasciato da don Nicolino Averono, al quale ho piacere di dedicare il salone, mentre il resto della struttura resterà intitolata a don Giovanni Bosco.

La popolazione era contraria

Proprio in riferimento a don Nicolino comunico con ufficialità che dal 2 aprile scorso le sue spoglie non riposano più nel cimitero di Castelrosso. La richiesta di traslazione delle stesse è stata avanzata dal nipote con l’intento di ospitarle nella tomba di famiglia ad Alice Castello. Ovviamente una cosa del genere ha dovuto ricevere il parere della Curia che non ha potuto che accontentare la richiesta della famiglia, specie in assenza di volontà diversamente espresse nel testamento.
Resa nota la contrarietà della popolazione, siamo comunque tutti costretti ad accettare la decisione della famiglia. L’importanza di don Nicolino per la comunità di Castelrosso non sarà comunque dimenticata, ma anzi verrà onorata tutti i giorni grazie alla dedica del salone del nuovo oratorio».

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