MAZZE'

C’è l’accordo per la riapertura del castello ma...

A causa di problemi geopolitici i proprietari però sono bloccati in Russia e salta così l’inaugurazione del maniero

C’è l’accordo per la riapertura del castello ma...
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E’ stato raggiunto l’accordo tra Pro Loco e proprietari del castello di Mazzè per le visite guidate ma per problemi di natura geopolitica legati all’attuale situazione bellica russo-ucraina la riapertura del magnifico maniero che avrebbe dovuto avere luogo domenica 22 settembre è al momento sospesa e rimandata a data da destinarsi. A spiegare la questione è Renato Gassino, un volontario della Pro Loco, esperto della storia del castello, impegnato da anni presso il punto informativo situato nel centro storico.

C’è l’accordo per la riapertura del castello ma...

«La famiglia del russo Mikyel Lyubchenko e della moglie Irina, proprietari del castello - spiega Renato - è stata costretta a lasciare l’Italia a causa del Covid e, a seguito delle tensioni internazionali provocate dalla guerra russo-ucraina, non riusciva più a farvi ritorno. E’ per questa ragione che da quando è scoppiata la pandemia per qualche tempo il castello è rimasto chiuso. E’ stata la scorsa primavera quando i proprietari sono riusciti a tornare a Mazzè. Insieme a loro, ci siamo accordati per poter fare la riapertura domenica 22 settembre. Questa iniziativa era già stata sperimentata con grande successo prima della pandemia, insieme a Irina avevamo organizzato delle visite guidate per fare conoscere il castello ed il Museo delle Torture. I biglietti venivano venduti dai proprietari con tanto di permesso della SIAE e noi volontari della Pro Loco collaboravamo per guidare i visitatori nei parcheggi fuori dal castello».

I ritardi

Qual è, dunque, la causa che ha fatto sospendere l’imminente riapertura? «Irina e Mikyel, che si trovano adesso a Mosca - risponde Renato - non hanno ottenuto il visto per tornare in Italia. Si tratta di una situazione generale per tutti coloro che si trovano nelle condizioni di partire perchè sono stati ristretti i controlli, aumenta la burocrazia e, di conseguenza, pure i tempi per rilasciare il visto alla gente che deve partire dalla Russia».

Quali sono, dunque, le prospettive per il futuro? «Siamo certi che riusciranno a tornare, magari già la prossima settimana - prosegue Gassino - Allora, potremo pensare a fare un’apertura straordinaria. Abbiamo già provveduto ad avvisare i visitatori di domenica: sono state cento le prenotazioni, tutto esaurito. Si potrà comunque sempre fare una passeggiata nell’antico borgo. La nostra speranza è di rivedere presto i proprietari perchè ho avuto modo di stringere insieme a loro un bel legame: sono meravigliosi, disponibili, e cordiali». Anche il sindaco Marco Formia dichiara: «Il castello è un antico edificio che racchiude storia e bellezza e grazie alla collaborazione con i proprietari la gente può scoprire questo fiore all’occhiello».

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