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Centro estivo, «Attività anche a giugno»

Dialogo anche per l’inclusione dei bambini disabili. Boggio: «Mai nessuno ha vietato la frequenza»

Centro estivo, «Attività anche a giugno»
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«La sfida della realtà chiede anche la capacità di dialogare, di costruire ponti al posto dei muri. Questo è il tempo del dialogo, non della difesa di rigidità contrapposte». Le parole di Papa Francesco rispecchiano la serata di giovedì scorso quando, nel cinema dell’oratorio, il Comune e la Parrocchia si sono confrontati con i genitori per il Centro estivo unificato.

Centro estivo, «Attività anche a giugno»

Il sindaco Libero Farinelli ha voluto rimarcare, ancora una volta, la scelta di proporre per la prima volta un Centro estivo unificato, progetto che da anni si cercava di realizzare.
«L’idea di partenza è di sette settimane al costo di 30 euro a settimana. Sono previsti quattro pranzi (il pranzo al sacco nel giorno di piscina è da portare da casa), l’uscita in piscina e l’assistenza. Naturalmente se ci sarà un numero minimo di richieste per organizzare ulteriori settimane di attività, lo si farà».
Don Enrico Triminì ha poi illustrato il programma che prevede la piscina il martedì, la gita in montagna, le due feste e la cena della condivisione. Sarà possibile svolgere compiti, laboratori, passeggiate alla primaria.
Quello dell’infanzia, che si svolgerà a Sant’Antonino lo ha illustrato Lucia, già insegnante: «La routine sarà simile a quella scolastica. I bambini potranno riposare da noi ma se i genitori vorranno potranno venire a prenderli sia prima che dopo il pranzo».
Il centro estivo avrà inizio alle 8.30 ma alle 8 si partirà con l’accoglienza.

Le criticità

I genitori presenti in sala hanno sollevato diverse criticità. Prima la durata, i genitori avrebbero necessità di ulteriori settimane a giugno e agosto. Farinelli e don Enrico hanno spiegato che il servizio può esser attivato ma ad un costo superiore, intorno ai 70 euro a settimana.
Secondo, l’assistenza per i bambini disabili che hanno bisogno di un rapporto 1 a 1 con l’animatore. L’assessore Federico Boggio ha spiegato che ogni singolo caso sarà valutato per trovare la soluzione migliori. «Mai nessun ha voluto vietare loro la frequenza. Questo non è mai stato detto» spiega Boggio. Poi i disagi dei bambini dell’infanzia di frequentare Sant’Antonino: più precisamente di prendere il pullmino per lo spostamento e trovarsi in locali diversi da quelli conosciuti e con insegnanti diverse. Ma lì, Farinelli ha precisato che «qualora il numero di iscritti sia idoneo per i locali di Sant’Antonino sarà lì organizzato. Inoltre non è obbligatorio raggiungere il centro estivo in bus».
Infine è stata chiesta la qualifica degli animatori. Lucia ha precisato di esser laureata e di esser già insegnante della scuola dell’infanzia. Il sacerdote ha specificato che al centro estivo in oratorio ci saranno una decina di animatori qualificati maggiorenni con molti altri più giovani, in tutto intorno ai 25.
Dunque, il dialogo e la collaborazione stanno portando a soddisfare tutte le esigenze di tutti i genitori.

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