CANDIA CANAVESE

Che degrado nella zona del Centro visite e della palude

Il sindaco Mario Mottino dispiaciuto illustra l’iter avviato per sistemare questa zona

Che degrado nella zona del Centro visite e della palude
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Permane il divieto di accesso all’area della palude del lago di Candia e anche di entrare nelle zone limitrofe ritenute ad alto rischio, a essere penalizzato, ovviamente, è anche il Centro visite, che si trova in via Vische, località Cascine Margherita.

Degrado nella zona del Centro visite e della palude

Un discorso che parte da lontano e che, pare, tardi ad avviarsi alla conclusione auspicata, cioè alla possibilità di accedere nuovamente alle aree nominate senza pericolo. Intanto però, non potendo essere manutenuta, è evidente purtroppo lo stato di degrado progressivo in cui versano sentieri e vegetazione. «Mi dispiace vedere in queste condizioni l’area – dichiara il sindaco Mario Mottino – sono molto dispiaciuto per i visitatori e i turisti, così come per gli oltre tremila ragazzi delle scuole che vengono ogni anno in gita didattica a Candia, mi dispiace anche per gli ornitologi le cui attività sono sospese a causa dell’Ordinanza che ho dovuto emettere già nel 2022».

Le parole del sindaco

«L’area del Centro visite e della palude – spiega Mottino – sono terreni comunali la cui gestione e competenza ambientale è affidata alla Città Metropolitana di Torino, in quanto aree all’interno del parco Naturale del lago di Candia e del Sic (Sito di Interesse Comunitario). La precedente Amministrazione nel 2019 approvò la convenzione con Città Metropolitana per la manutenzione e valorizzazione naturalistica dell’area protetta. La nostra Amministrazione ha deliberato il recesso da tale convenzione nel 2021 per vizi di forma: il diritto di superficie del Centro visite, che non esiste e tra i terreni di proprietà comunale che Città Metropolitana può utilizzare ne è incluso uno privato. La Città Metropolitana, a seguito del recesso, ha ritenuto di non effettuare più la manutenzione dell’area. Per l’incuria che ne è conseguita, dopo un incidente evitato in extremis di una persona in zona palude e il conseguente sollecito da parte dei Vigili del Fuoco a adottare i provvedimenti, abbiamo deliberato il divieto di accesso alle zone indicate in precedenza. Per contro, siamo ancora in attesa di risposta da Città Metropolitana per poter deliberare in Consiglio Comunale la bozza di convenzione rivista».

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