Il caso

Chind, futuro senza fabbriche: sui terreni pannelli fotovoltaici

La GMT Project di Cherasco ha comprato all'asta 97 mila metri quadrati di terreno nell'area industriale a nord della città

Chind, futuro senza fabbriche: sui terreni pannelli fotovoltaici

La buona notizia, dopo anni e anni di aste sempre al ribasso, è che sono stati venduti i terreni dell’area industriale «Chind» di Chivasso, società, ricordiamo, in concordato preventivo. Quella «meno bella», diciamo così, è che su quei terreni non sorgeranno fabbriche o magazzini, ma enormi distese di pannelli fotovoltaici che di posti di lavoro, per forza di cose, ne porteranno ben pochi.

Chind, futuro senza fabbriche: sui terreni pannelli fotovoltaici

Purtroppo, vista sia la situazione economica globale che la sempre più scarsa attrattività della città (a proposito, che fine ha fatto il Polo Logistico all’ex Lancia?), la strada era segnata, ma onestamente nessuno si aspettava che i 97 mila 147 metri quadrati di terreno «industriale» acquistati dalla GMT Projet di Cherasco, guidata da Francesco Gennero, per (sembra) poco più di un milione di euro si trasformassero in campi di celle di silicio. Che non si mangiano, non creano occupazione se non per la gestione ordinaria e fra qualche anno creeranno non pochi grattacapi per lo smaltimento.

Già presentati tre progetti

A Palazzo Santa Chiara, come conferma l’assessore Pasquale Centin, sarebbero arrivati già tre progetti, perfettamente «leciti» in quanto la vocazione industriale della Chind permette l’installazione di simili impianti.

La GMT Projet di Cherasco

«Noi abbiamo installato il nostro primo impianto nel lontano 2002 – si legge sul sito della GMT Project – e da allora abbiamo realizzato impianti di ogni tipo: dall’abitazione unifamiliare al condominio, dal grande impianto in campo aperto alle coperture fotovoltaiche di industrie o aziende agricole, fino alle pareti dei grattacieli. Di una cosa puoi stare certo: possiamo vantare una grande esperienza nel settore e siamo in grado di padroneggiare tutte le fasi del progetto: dal preventivo all’installazione, per un pacchetto chiavi in mano».

Pannelli anche lungo la strada per Montanaro?

Questa distesa, pari a circa quattordici campi da calcio, sarà comunque in buona compagnia, perché stando al nuovo Piano Regolatore altri pannelli potrebbero essere installati sui 38 mila metri quadrati che da agricoli diventeranno industriali immediatamente ad est della strada provinciale per Montanaro.

Difficile, infatti, che qualche imprenditore voglia costruire la sua «boita» proprio lì quando sul mercato ci sono ancora numerosi capannoni fatti e finiti.

Senza dimenticare l’impianto che dovrebbe sorgere accanto alla Lancia, sui terreni alle porte di frazione Betlemme, che cambierà non di poco il panorama in un’area della città dall’ancora forte vocazione agricola.

Energia pulita o posti di lavoro?

Per carità, la transizione energetica «pulita» passa anche dai pannelli fotovoltaici, ma è possibile che Chivasso non possa puntare ad altro in grado, lo ripetiamo, di creare occupazione che non sia per lo sfalcio dell’erba tra i pannelli o la manutenzione delle reti perimetrali?

Come possono, poi, i pannelli «valorizzare il territorio»?

Queste domande, purtroppo, difficilmente avranno una risposta perché, come detto, l’Ufficio Tecnico non potrà che dare parere positivo alle varie richieste arrivate e che dovranno arrivare.