Marco Riva Cambrino, attivista e socialista chivassese, sin da subito si è interessato della chiusura del Dormitorio Comunale di via Nino Costa, e dopo l’ufficialità della notizia (mancando un auspicato passo indietro dell’amministrazione), ha presentato un esposto al Prefetto di Torino Donato Cafagna.
Chiusura del Dormitorio, esposto al Prefetto di Torino
Il sottoscritto Marco Riva Cambrino, cittadino residente nel Comune di Chivasso, con il presente esposto intende sottoporre all’attenzione della S.V. una situazione che ritiene meritevole di valutazione sotto il profilo della sicurezza pubblica, della tutela delle persone in condizione di grave marginalità e del corretto esercizio delle funzioni amministrative da parte dell’ente locale.
L’Amministrazione comunale di Chivasso ha disposto la chiusura del dormitorio pubblico per persone senza fissa dimora, mediante l’eliminazione dei relativi fondi dal bilancio comunale, determinando l’interruzione di un servizio essenziale rivolto a soggetti in condizione di estrema vulnerabilità sociale.
Tale decisione risulta assunta in assenza di soluzioni alternative strutturate e continuative, con la conseguenza che persone prive di dimora si trovano, o si troveranno, costrette a trascorrere la notte in spazi pubblici o impropri, esponendosi a gravi rischi sotto il profilo sanitario, personale e di sicurezza.
La chiusura del servizio solleva rilevanti criticità, tra cui:
– il possibile incremento di situazioni di disagio visibile sul territorio urbano;
– l’aumento del rischio di conflittualità sociale e tensioni negli spazi pubblici;
– l’aggravarsi delle condizioni di persone fragili, con conseguente coinvolgimento improprio delle forze dell’ordine in situazioni di natura sociale;
– la trasformazione di una questione di welfare in un problema di ordine pubblico.Si segnala inoltre che l’interruzione di un presidio notturno di accoglienza, specie nel periodo invernale, può determinare gravi pregiudizi alla salute e all’incolumità delle persone coinvolte, con potenziali profili di responsabilità istituzionale.
Con il presente esposto si chiede pertanto alla S.V. di:
– valutare la situazione descritta sotto il profilo delle ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica;
– verificare se l’azione dell’Amministrazione comunale sia coerente con i doveri di tutela delle fasce più deboli e con il principio di leale collaborazione istituzionale;
– valutare l’opportunità di un intervento di richiamo o di coordinamento nei confronti del Comune di Chivasso, al fine di prevenire ulteriori criticità sociali e di sicurezza.Il presente esposto non ha finalità polemiche o strumentali, ma nasce da una preoccupazione civica e dalla convinzione che la prevenzione del disagio sociale sia parte integrante della tutela dell’ordine pubblico.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o integrazioni e porgo distinti saluti.