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Chivassesi al voto, tra delusi dai politici e in attesa di capire

Ecco cosa pensano i chivassesi

Chivassesi al voto, tra delusi dai politici e in attesa di capire
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Sabato 8 e domenica 9 giugno i cittadini piemontesi saranno chiamati a un doppio appuntamento elettorale. Eh sì, perché nella nostra regione si vota non solo per le Europee ma anche per le Regionali. In vista di questo weekend «caldo» abbiamo raccolto qualche punto di vista per le strade della nostra città.

Chivassesi al voto, tra delusi dai politici e in attesa di capire

«La volontà di andare a votare c’è, solo che ancora non so bene chi» spiega Filomena, e questa frase racchiude bene il mood con cui la maggioranza dei cittadini attende le elezioni: date che sembrano ancora lontane anche se così lontane non sono.
E tra un «Ah perché si va a votare? Non me lo ricordavo» e un «Non me ne importa proprio niente», ci sono anche punti di vista più polemici come quello di Gianni: «Dimmi tu perché dovrei andare a votare e cosa stanno facendo? Politici che si alleano solo per le elezioni, dovremmo sorbirci di nuovo un duello in TV tra Meloni e Schlein? E’ il solito circo, non voterò proprio», o più decisi come quello di Fabio: «Ho sempre seguito la politica anche se negli ultimi anni un po' meno, deluso dalle tante promesse fatte e non mantenute, ma comunque ho sempre votato e continuerò a farlo per senso civico».

Dello stesso avviso Cristina e Sara: «Il voto è importante non crediamo molto nella classe politica attuale ma ci speriamo. Il voto è un privilegio irrinunciabile».

E Davanti alla biblioteca MoviMente che i giovani studenti universitari Cecilia, Edoardo e Lucia dicono di essere tutti e tre intenzionati al voto.

Avete le idee chiare su chi votare ? «Ancora no, ma ci stiamo informando. Diciamo che ci proviamo ad arrivare preparati».
Il web risulta comunque la principale fonte di informazione a cui attingeranno i cittadini per decidere a chi dare la loro preferenza. Ci sono poi anche dei casi particolari come gli italiani all’estero. Giacomo ad esempio lavora ed è residente in Olanda: «Non ho tanto da dire perché non seguo molto i candidati europei e di conseguenza non so chi votare. Sicuramente è buono che almeno si possa votare. Con la tecnologia attuale sarebbe assurdo il contrario».
Loredana e suo marito, invece, sono residenti in Italia ma non hanno la cittadinanza: «Potremmo votare ma dovremmo seguire un iter di documentazioni troppo complesso e ogni anno anche se ci ripromettiamo di farlo poi presi dal lavoro ci dimentichiamo e così non votiamo affatto».

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