Il Comitato per la Pace di Chivasso annuncia con grande emozione l’avvio concreto del progetto “Fili di Speranza”, partito nei primi giorni di luglio 2025 con l’accoglienza di una famiglia afghana composta dalla madre e tre ragazzi.
Chivasso accoglie una famiglia afghana
La famiglia è giunta in Italia grazie ai Corridoi Umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, un’iniziativa che permette alle persone più vulnerabili di arrivare nel nostro Paese in modo legale, sicuro e dignitoso.
La famiglia, in fuga da un Afghanistan sempre più segnato da violenze e diritti negati, ha trovato oggi ospitalità e possibilità di ricostruire una vita nuova a Chivasso grazie a una rete di solidarietà concreta e diffusa.
Il progetto
“Fili di Speranza” è un progetto, completamente autofinanziato dal costo stimato per una famiglia di 4 persone in ca 28.000,00 euro, promosso dal Comitato per la Pace di Chivasso, che riunisce le seguenti realtà, ma aperto a chi vorrà aggregarsi: Acli Chvasso A.P.S. circolo “Carlo Cazzari”, Anpi sezione chivassese “Boris Bradac”, Arci Zeta, Caritas, Associazione Insieme O.D.V., Chiesa Valdese, G.A.S (Gruppo Acquisto Solidale), LiberaMente Democratici, Medici con l’Africa-Cuamm, Nemo-In.Forma Citt@ ETS, Parrocchie cittadine, Scout CNGEI Gassino T.se, SPI CGIL, organizzazioni sindacali territoriali, cittadine e cittadini volontari.
Il progetto garantisce alla famiglia:
- predisposizione iter burocratico per ottenimento dell’asilo;
- accoglienza abitativa e supporto logistico;
- accompagnamento sanitario;
- inserimento scolastico e lavorativo;
- percorsi di lingua italiana e autonomia.
L’intervento del Comitato
“Accogliere è un gesto semplice ma rivoluzionario: significa scegliere la vita, la dignità, la Pace, proprio dove prima c’era solo precarietà e paura – dichiara il Comitato – Un ringraziamento speciale va alla famiglia di Damiano Debernardi, il giovane di Chivasso la cui tragica scomparsa ha profondamente toccato la nostra città”.
Il Comitato esprime una gratitudine profonda e commossa alla famiglia, che ha scelto di trasformare il dolore per la tragica scomparsa del giovane Damiano in un gesto di luce e speranza. In sua memoria, è stata promossa una raccolta fondi che ha già superato i 7.000 euro e che sta contribuendo in modo fondamentale alla realizzazione del progetto Fili di Speranza.
“Un gesto straordinario, che testimonia come anche dal vuoto lasciato da una perdita possano nascere semi di bene. L’amore di chi resta può diventare carezza per chi arriva. – spiega ancora – Il nome di Damiano, il suo spirito sensibile e fragile, vivrà anche in questa famiglia accolta, nei loro passi verso un futuro più sicuro. E la città di Chivasso saprà onorarne la memoria attraverso questo gesto di accoglienza. Invitiamo la comunità di Chivasso a unirsi a noi e sostenere questo progetto con donazioni mensili, una tantum, o con l’acquisto del libro “Ampliare l’abisso o Costruire Ponti” di Bonotto-Cannone, i cui proventi sono devoluti a Fili di Speranza. Il libro è disponibile presso le associazioni aderenti al Comitato.
Altrettanto gradita sarà la disponibilità ad offrirsi come volontari mettendo a disposizione le proprie competenze professionali. Ogni contributo, grande o piccolo, è prezioso.
Per partecipare o contribuire al progetto Fili di Speranza: Associazione NEMO-In.Forma.Citt@ ETS – Via Paleologi, 2 Chivasso, telefono 375 860 4332, email filidisperanza.chivasso@gmail.com (IBAN: IT55V0306909606100000183708 Causale: Erogazione liberale progetto Fili di Speranza).