Cigliano Futura 2024 si presenta: volti e obiettivi del progetto
Le parole d’ordine della squadra sono «dialogo e confronto».
«Se tutte le formiche si mettono insieme riescono a spostare un elefante». Con questo detto africano, Giorgio Testore ha concluso la presentazione del gruppo «Cigliano Futura 2024», un progetto nato un anno or sono con l’obiettivo di far nascere una lista civica da proporre alle elezioni 2024.
Cigliano Futura 2024 si presenta
Una lista, per l’appunto, civica che punta ad abbracciare le persone di ogni pensiero. Una lista dove i partiti non saranno protagonisti e dove oggi, come confermato dagli stessi promotori, non vi è alcun consigliere che oggi siede in Consiglio.
«La nostra iniziativa mira ad unire in un unico gruppo tutte le cittadine ed i cittadini che hanno a cuore le sorti amministrative del nostro paese, ognuno con le proprie competenze, con serietà, con l’educazione istituzionale (che oggi non viene praticata dall’attuale maggioranza, ma che è alla base dei rapporti con i cittadini e con le istituzioni), con trasparenza e con una puntuale informazione. - spiegano i promotori Testore, Francesco De Marco, Emiliano Grigolo, Daniele Rametta, Maurizio Regis e Giovanni Savio - Vogliamo contribuire a formare quindi una lista assolutamente civica, sganciata da qualsiasi singolo di partito. Qui parliamo di amministrare un paese, dove occorre risolvere tantissimi problemi, dalla pulizia delle strade al restauro dei beni comunali, dalla riorganizzazione degli uffici comunali a ridare l’Ortensia Marengo ai piccoli, dove le associazioni culturali, ricreative e sportive abbiano un ruolo fondamentale per dare vita e vivacità al paese. Tutte queste cose non hanno colore, ma richiedono competenze, buon senso, organizzazione e programmazione. La buona amministrazione nei Comuni non appartiene ai colori politici ma alle persone che la fanno. Quindi occorre solo rimboccarsi le maniche e creare i presupposti per un’amministrazione dove tutti cittadini si devono sentire coinvolti. Abbiamo bisogno di tutti. Di tutte le persone che già hanno nel passato amministrato per anni e che possono essere di supporto al lavoro del gruppo e di incarnare i padri nobili di questo progetto con i loro consigli. Dei giovani che rappresentano il futuro della nostra comunità e di quali troppo aspetto ci si dimentica, di tutte le persone che hanno a cuore le sorti del paese e che mettono “il noi” davanti “all’io” e all’ego personale».
Grande coinvolgimento
Un progetto che sta coinvolgendo numerosi ciglianesi. Dai primi incontri, infatti, il gruppo è cresciuto arrivando già ad una quarantine di persone. Tant’è che proprio nel corso di questo mese aprirà la loro sede, dove le persone potranno incontrarsi, portare suggerimenti e idee.
«Il nostro intento è quello di tornare a parlare con la gente, il dialogo per noi è fondamentale. Crediamo che un’Amministrazione debba dialogare con i dipendenti comunali e gli stessi dipendenti tra di loro. E poi con la popolazione. Il paese deve esser coinvolto» questo il pensiero comune del gruppo.
"L'ho promesso a mio papà"
«Abbiamo il dovere morale e civico di provare a cambiare questo stato delle cose. Io sono qui per onorare una promessa fatta a mio papà Franco Regis che è stato sindaco e amministratore di Cigliano che mi chiese la sera prima di morire di “dedicarmi anche alla cosa pubblica per il bene della sua Cigliano”. Ci sto provando».
Maurizio Regis, con queste parole, lunedì sera ha spiegato la sua scelta di aderire al progetto. Un progetto in cui crede perché lui pensa che Cigliano non deve esser un paese dormitorio, ma un paese vivo con servizi e attività. Un paese che deve essere appetibile per commercianti e imprenditori. Un pensiero che condivide con gli altri promotori.