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Ciss, Ferrero rivoluzionario: «Il Consiglio sia composto da sindaci o amministratori»

Era il 22 settembre quando il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Chivasso ha avviato la procedura per la nomina del Consiglio di Amministrazione.

Ciss, Ferrero rivoluzionario: «Il Consiglio sia composto da sindaci o amministratori»
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Era il 22 settembre quando il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Chivasso ha avviato la procedura per la nomina del Consiglio di Amministrazione composto da 3 consiglieri, compreso il Presidente, realizzando un elenco di soggetti idonei alla candidatura. E c’è tempo ancora pochi giorni, la scadenza infatti è prevista per lunedì 11 ottobre, per candidarsi.

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Era il 22 settembre quando il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Chivasso ha avviato la procedura per la nomina del Consiglio di Amministrazione composto da 3 consiglieri, compreso il Presidente, realizzando un elenco di soggetti idonei alla candidatura. E c’è tempo ancora pochi giorni, la scadenza infatti è prevista per lunedì 11 ottobre, per candidarsi.

E, a pochi giorni dalla chiusura dell’avviso, ecco che arriva una proposta, che per molti versi potrebbe essere ancora rivoluzionaria, dal sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero. Una proposta che ha inviato a tutti e diciotto sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio.

La rivoluzione Ferrero

«Poche settimane fa noi sindaci ci siamo incontrati per avviare un confronto sugli indirizzi con cui procedere al rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Ciss, che è la principale competenza affidata all’assemblea consortile. - spiega Ferrero - Senza ombra di dubbio questo passaggio rappresenta uno dei più importanti atti politici di questi mesi, è di noi sindaci la precisa responsabilità procedere alla miglior decisione possibile. Non di meno la nomina del prossimo direttore del consorzio, primo compito del futuro consiglio, impone un ulteriore e maggiore ponderatezza. Le modifiche normative degli anni scorsi hanno condizionato fortemente l’ultimo processo, io non ero ancora coinvolto, ma alcuni sindaci oggi in carica lo erano e lo possono confermare. Questo mi ha fatto riflettere e credo che il tempo sia maturato per proporre una modifica statutaria ormai necessaria: eliminare il sesto comma dell’articolo 14 che vieta la nomina dei Consiglieri comunali degli enti consorziati a membri del Consiglio di Amministrazione. Consultando diversi statuti di consorti simili e territorialmente vicini al nostro questo vincolo non è presente. Sono convinto che per operare l’attuale, e certamente futura, impasse dobbiamo procedere con questo atto di coraggio politico e modificare in tal senso lo Statuto. L’attuale attività di scouting di persone idonee a ricoprire tali incarichi è ulteriormente gravata dalla mancanza di emolumenti e soprattutto di rimborso spese. Il Ciss è un consorzio di Comuni, il più importante a cui partecipiamo, ed ai rappresentanti dei Comuni deve essere affidata la governance. Credo che un consiglio di amministrazione, i cui componenti potrebbero diventare da tre a cinque, composto da sindaci, assessore alle politiche sociali o consiglieri comunali non possa che portare quel valore aggiunto utile a potenziare i processi decisionali. Ovviamente gli equilibri politici e territoriali dovranno sempre essere garantiti e mantenuti».

Dunque la proposta di Ferrero è chiara: il Consiglio di Amministrazione deve esser composto dagli amministratori comunali, solo così potrà esser maggiormente efficace ed efficiente.
Ora la parola spetta ai suoi colleghi.

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