Ciuffreda denuncia l’assenza degli interventi alla cataratta a Chivasso
L’ex sindaco: «Anche qui regna la cecità. Ma non è malattia, è irresponsabilità»

Cecità, su questo argomento che provocatoriamente intitoliamo così, interviene Libero Ciuffreda, oncologo di indubbia fama e già sindaco della città di Chivasso.
Cataratta, Ciuffreda denuncia la situazione
Esordisce: «Nel romanzo dello scrittore portoghese e premio Nobel per la letteratura Josè Saramago, si narra di una città mai nominata, dove un’epidemia sconosciuta rende i suoi cittadini ciechi.
Mi scuso per questa visione apparentemente apocalittica, ma purtroppo è ciò che ho subito pensato quando ho appreso la notizia che presso l’Ospedale di Chivasso, malgrado le promesse dei vari direttori generali, assessore regionale, sindaco e sedicenti politici, gli interventi alla cataratta non vengono eseguiti.
Anzi, considerata l’ennesima scelta politica dell’ASL TO4, mai contrastata con efficacia dal cosiddetto sindaco “pragmatico” della città, non lo saranno chissà ancora per quanto tempo. Pochi giorni or sono si è dimessa una specialista oculista, che avrebbe dovuto insieme al Responsabile della Struttura di Oculistica Ambulatoriale Complessa dell’ASL, garantire l’esecuzione degli interventi di cataratta anche a Chivasso».
La forte critica
Fa notare con amarezza: «Ancora una volta i cittadini chivassesi pagano la cecità e l’irrilevanza politica di questa Amministrazione comunale e di chi la guida. A proposito di guida, nella città mai nominata del romanzo, fu proprio un automobilista fermo al semaforo ad accorgersi di essere diventato improvvisamente cieco.
Parafrasando il romanzo di Saramago, potremmo affermare senza timori di essere smentiti che “a Chivasso l’amministrazione comunale è piena di ciechi vivi, a partire da chi la guida”.
Infatti, nell’ASL TO4, suddivisa in tre macro aree, troviamo la seguente distribuzione del servizio di oculistica ove è possibile essere sottoposti, non a pagamento, all’intervento di cataratta: eporediese, presso l’ospedale d’Ivrea e Cuorgnè; ciriacese, presso l’ospedale di Ciriè e da poche settimane anche a Lanzo, ove è stato attivato presso l’ospedale un ambulatorio oculistico per la chirurgia della cataratta; chivassese, ove non vengono eseguiti interventi alla cataratta, né presso l’ospedale di Chivasso, né presso quello di Settimo Torinese».
Dice ancora: «La cataratta è un’opacizzazione del cristallino che riduce la vista, il senso del colore, il contrasto e il campo visivo, limitando la qualità della vita e nelle persone anziane le capacità mentali.
La soluzione è solo la chirurgia e l’intervento praticamente a rischio zero, si esegue in anestesia locale in ambulatorio, permette di restituire immediatamente la vista ai pazienti.
La cataratta colpisce l’8,5% delle persone tra i 70 e i 74 anni e tra il 12 e 18% le persone oltre i 75 anni, con un’incidenza che aumenta con l’età.
L’intervento di cataratta è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale ed è totalmente gratuito per tutte le persone oltre i 65 anni di età.
Purtroppo i residenti nel chivassese devono scegliere o di pagare l’intervento presso gli ambulatori oculistici privati o farsi operare presso altri ospedali. Come abbiamo riferito si tratta di persone anziane, spesso sole, con multiple patologie, talora prive di un reddito significativo, sempre più relegate ad un progressivo isolamento sociale e culturale. Qualche “pragmatico” e avveduto amministratore comunale di questa città, può spiegare ai cittadini, le motivazioni che sottendono a questa palese ingiustizia? Possono questi “politici ciechi vivi” spiegare le reali motivazioni che costringono centinaia di residenti nei Distretti di Chivasso, San Mauro e Settimo T.se a subire questo disservizio?»
Conclude: «Il mondo è pieno di politici ciechi vivi”, presso l’Amministrazione comunale di Chivasso e la Direzione generale dell’ASL TO4, temo che ve ne sia un’alta concentrazione».